Certificati Tracker: come funzionano

In termini legali, i prodotti strutturati come i certificati Tracker sono obbligazioni al portatore. L'investitore acquisisce quindi un credito nei confronti dell'emittente. Gli investitori sopportano quindi il rischio emittente (rischio che l'emittente non possa adempiere ai propri obblighi nei confronti degli investitori). I fondi, invece, sono investimenti collettivi di capitale sotto forma di patrimonio speciale. Questo è protetto dall'accesso dei creditori in caso di insolvenza della società di investimento. Pertanto, gli investitori in un fondo non corrono alcun rischio emittente.

I certificati Tracker possono essere lanciati con o senza limiti di tempo, come i cosiddetti prodotti open-end. Tuttavia, il fatto che un certificato sia stato emesso come prodotto open-end non significa che vi sia una garanzia o un diritto alla durata illimitata del prodotto. L'emittente ha un diritto di cancellazione, descritto nei termini e nelle condizioni del prodotto. Di conseguenza, l'emittente ha il diritto di cancellare gli certificati Tracker Open-end in circolazione ai fini del rimborso anticipato, senza fornire motivazioni. Il relativo avviso di cancellazione deve essere pubblicato in anticipo sulla pagina del prodotto con il periodo di preavviso specificato nei termini e condizioni del prodotto. In questo caso, la durata del certificato Tracker open-end termina alla data specificata.

In caso di cancellazione, l'importo di rimborso viene determinato alla data di cancellazione corrispondente. L'importo di rimborso per certificato Tracker open-end alla data di cancellazione corrisponde al prezzo base del certificato moltiplicato per il rapporto e la performance del sottostante, meno la commissione di gestione o di indice. Se necessario, l'importo calcolato viene convertito nella valuta del prodotto. Il rimborso avviene generalmente nove giorni lavorativi bancari dopo la data di cancellazione. Tutti gli investitori hanno diritto al pagamento del rispettivo importo di rimborso alla rispettiva data di rimborso.

La selezione dei membri dell'indice si basa solitamente su linee guida predefinite, ossia su criteri predeterminati descritti nella guida dell'indice o in un documento analogo (disponibile sul sito web del fornitore dell'indice). Tali criteri possono riguardare l'attività principale di una società come componente dell'indice, i suoi indici finanziari e non finanziari, la sua quotazione su un mercato regolamentato, la sua capitalizzazione di mercato e la sua liquidità. In questa fase di analisi, a ogni azione selezionata può essere assegnato un punteggio. Le società con i punteggi più alti possono essere incluse nell'indice tematico.

L'utilizzo delle distribuzioni e degli interessi sui componenti dell'indice è regolato dalla guida dell'indice sottostante. Gli indici sono spesso calcolati come cosiddetti indici di performance. I pagamenti dei dividendi, le altre distribuzioni e gli altri redditi sono presi in considerazione al netto delle imposte, delle commissioni e di altre informazioni specifiche del Paese (« rendimento netto »).

Rischio di mercato: le crisi economiche, l'emergere di concorrenti sul mercato e i cambiamenti economici possono avere un impatto negativo sul prezzo delle attività sottostanti e quindi anche sul prezzo del certificato tracker. Ciò può comportare una perdita parziale o totale del capitale investito. Non è prevista alcuna protezione del capitale.

Rischio valutario: la valuta dell'indice sottostante può differire dalla valuta del prodotto. In questo caso, il valore del certificato dipende anche dal tasso di cambio tra la rispettiva valuta estera (ad es. il dollaro USA) e la valuta del prodotto (ad es. il franco svizzero). Di conseguenza, il valore del certificato (in CHF) può oscillare notevolmente nel corso della durata.

Rischio emittente/credito: gli investitori sono esposti al rischio che l'emittente o il garante non sia in grado di adempiere agli obblighi derivanti dal prodotto e dalla garanzia, ad esempio in caso di insolvenza (incapacità di pagare/sovraindebitamento) o di ordine ufficiale di adottare misure di liquidazione. Tale ordine da parte di un'autorità di risoluzione può essere emesso anche prima della procedura di insolvenza in caso di crisi del garante. È possibile la perdita totale del capitale investito. In quanto obbligazione, il prodotto non è soggetto alla tutela dei depositi