Verso un eccezionalismo europeo?
Oltre a confermare i tassi, la Federal Reserve ha anche ribadito di attendersi per il 2025 due sforbiciate. Con il tasso di inflazione al 2,8% e con i dazi che potrebbero innescare nuove spinte rialziste, appare improbabile che l’istituto con sede a Washington riuscirà nel suo intento.
Più probabile ipotizzare che Trump ed il n.1 della Fed, Jerome Powell, stiano giocando una partita a scacchi: da un lato il presidente preme per un costo del denaro più basso per avere maggiore libertà di azione in ambito economico, dall’altro il chairman sta prendendo tempo in attesa che le tariffe si travasino sull’inflazione (i dazi rappresentano uno shock dal lato dell’offerta che va affrontato con misure di politica fiscale, non monetaria). Pomposamente definito “il Giorno della Liberazione”, il 2 aprile entreranno in vigore i sovrapprezzi sui prodotti importati da Canada e Messico, i due maggiori partner commerciali degli Stati Uniti, e dall’Europa. È probabile che la risposta europea finirà per esacerbare gli animi portando, almeno nel breve termine, ulteriore volatilità sugli asset di rischio. L’incremento delle spese per infrastrutture e difesa varato dalle autorità tedesche va nella giusta direzione e potrebbe rappresentare il primo passo per un nuovo “eccezionalismo europeo”, almeno per quanto riguarda listini azionari.
Appuntamenti Macro
Data | Appuntamenti in calendario |
Lunedì 24/03 |
La settimana inizia con gli importanti dati sul sentiment dei direttori degli acquisti (PMI), sia del comparto manifatturiero che di quello dei servizi, di zona Euro, Gran Bretagna e Stati Uniti. |
Martedì 25/03 |
Nella notte europea dal Giappone è in arrivo il dato sull’inflazione a Tokyo mentre dopo l’avvio degli scambi in Europa sarà la volta dell’IFO tedesco. Dagli USA giungeranno i numeri su prezzi delle abitazioni, fiducia dei consumatori, vendite di nuove case e manifatturiero di Richmond. |
Mercoledì 26/03 |
La giornata macroeconomica prevede gli indici sull’inflazione britannica ed il dato statunitense sugli ordini di beni durevoli. |
Giovedì 27/03 | La Commissione UE diffonde le nuove stime macroeconomiche mentre dagli USA sono in arrivo i numeri su crescita dell’economia (dato finale) e nuove richieste di sussidio di disoccupazione. |
Venerdì 28/03 | La settimana si chiude con le indicazioni su PIL e vendite al dettaglio in Gran Bretagna mentre Francia e Spagna pubblicano i dati preliminari sull’andamento dell’inflazione. Prezzi al consumo sotto i riflettori anche negli USA con il PCE. In calendario anche gli aggiornamenti su redditi e spese. |
L’ottava inizia con i PMI
Cruciali per investitori e policymaker perché aiutano a prevedere trend economici e decisioni di politica monetaria, gli indici PMI (Purchasing Managers’ Index) sono indicatori chiave della salute di un settore economico. Forniscono dati anticipatori sulla crescita o contrazione dell’attività economica, basandosi su ordini, produzione, occupazione e prezzi. Valori sopra 50 indicano espansione, sotto 50 contrazione. La terza settimana del mese si aprirà proprio con questi dati che, in versione preliminare, nel caso di Eurolandia dovrebbero confermarsi sotto quota 50 per il manifatturiero e sopra questa soglia per l’indice del terziario. Andamento atteso a due velocità anche per i numeri britannici mentre nel caso dei dati “made in USA” entrambi gli indicatori dovrebbero segnalare un’espansione. Per quanto riguarda gli altri dati che saranno diffusi nell’ottava, domani è in calendario l’indice tedesco IFO, mercoledì i beni durevoli statunitensi e giovedì l’aggiornamento finale, sempre per quanto riguarda la prima economia, sulla crescita economica nel quarto trimestre 2024. L’ultimo giorno della settimana borsistica sarà invece dedicato ai prezzi, con i dati “flash” sull’inflazione in Francia e Spagna ed il fatidico indice statunitense PCE (Personal Consumption Expenditures), quello che misura i prezzi dei prodotti realmente acquistati, e non di un paniere (grazie a questa sua caratteristica è il preferito dalla Federal Reserve).
Petrolio: fine dell’ostilità?
Drill, baby, drill. Con queste tre semplici parole nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump ha spazzato via ogni dubbio su quella che sarà una delle sue direttrici durante il secondo mandato: un prezzo dell’energia basso volto a sostenere la congiuntura economica americana e a ridurre gli impatti negativi dell’incremento prevedibile dell’inflazione nei mesi a venire, come naturale contraccolpo dei dazi. Il mondo delle materie prime è tuttavia un punto di incontro internazionale e per quanto gli Stati Uniti possano indirizzarne l’andamento dall’alto della loro leadership economica, non sono l’unico driver capace di muoverne il prezzo. E in questo contesto la geopolitica la fa da padrone: per il futuro prossimo del petrolio molto passa dall’evoluzione dei negoziati tra Ucraina e Russia. Una tregua di più ampio respiro potrebbe portare alla rimozione delle sanzioni e dei limiti di prezzo sul petrolio russo, elemento che negli ultimi anni ha contribuito a tenere sotto controllo i prezzi globali del greggio. Secondo Hakan Kaya di Neuberger Berman, se questo sconto dovesse venir meno, la Russia venderebbe a prezzi di mercato e in potenza spingerebbe i valori del petrolio verso l’alto. Per l’esperto non va trascurato un altro fattore: la fine delle ostilità potrebbe migliorare la fiducia dei mercati e incoraggiare gli investimenti, con le aziende, specie europee, che potrebbero riaccumulare materie prime, dai metalli all’energia. Guardando poi alla stagionalità, la fotografia dei cicli di mercato mostra come la metà di marzo rappresenti un punto di minimo per il breve termine dei prezzi del petrolio WTI. Storicamente il greggio ha sempre vissuto una seconda fase di marzo e una prima decade di aprile all’insegna dei rialzi. Movimento intermedio che nel passato ha poi aperto la strada a una nuova veloce discesa dei prezzi, ultima correzione prima di una risalita che dovrebbe continuare fino alla fine del secondo trimestre dell’anno.
I Certificati sul petrolio
Gli investitori sono esposti al rischio che l’Emittente (Vontobel Financial Products GmbH, Francoforte sul Meno) o il Garante (Vontobel Holding AG, Zurigo) non risultino in grado di adempiere ai propri obblighi in relazione al prodotto. È possibile una perdita totale del capitale investito. In quanto titoli di credito, i prodotti non sono soggetti ad alcuna protezione dei depositi.
Gli investitori devono tenere presente che l’andamento dei prezzi delle azioni delle società sopra menzionate è influenzato da molti fattori imprenditoriali, ciclici ed economici, che dovrebbero essere presi in considerazione al fine di formarsi un’idonea opinione sul mercato. Il prezzo delle azioni potrebbe muoversi diversamente rispetto alla previsione degli investitori, portando a perdite di capitale. Inoltre, i rendimenti passati e le opinioni degli analisti non sono un indicatore per i rendimenti futuri.
Qualora il prodotto abbia come sottostante/i titoli non quotati in Euro, il valore del prodotto dipenderà anche dal tasso di cambio tra la valuta straniera e l’Euro nel caso in cui il prodotto non abbia una copertura (opzione quanto).
Il presente documento non rappresenta né una consulenza d’investimento né una raccomandazione di investimento di tipo finanziario, contabile, legale o altro o di strategia d’investimento, ma una pubblicità. Le informazioni complete sugli strumenti finanziari, compresi i rischi, sono descritti nel rispettivo pro-spetto di base, unitamente ad eventuali supplementi, nonché nelle rispettive Condizioni Definitive. Il rispettivo prospetto di base e le Condizioni Definitive costituiscono gli unici documenti di vendita vincolanti per gli strumenti finanziari. Si raccomanda ai potenziali investitori di leggere attentamente tali documenti prima di effettuare qualsiasi decisione di investimento, al fine di comprendere appieno i rischi e i vantaggi potenziali derivanti dalla decisione di investire negli strumenti finanziari. Gli investitori possono scaricare questi documenti e il documento contenente le informazioni chiave (KID) dal sito internet dell’emittente, Vontobel Financial Products GmbH, Bockenheimer Landstrasse 24, 60323 Francoforte sul Meno, Germania, su “http:// prospectus.vontobel.com/”. Inoltre, il prospetto di base, gli eventuali supplementi al prospetto di base e le Condizioni Definitive sono disponibili gratuitamente presso l’emittente. L’approvazione del prospetto da parte dell’autorità di riferimento non deve essere considerata un parere favorevole sugli strumenti finanziari offerti o ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Gli strumenti finanziari sono prodotti non semplici e di difficile comprensione. Il presente documento contiene un’indicazione dei rendimenti passati degli strumenti finanziari. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Il presente documento e le informazioni in esso contenute possono essere distribuiti o pubblicati solo nei paesi in cui tale distribuzione o pubblicazione è consentita dalla legge applicabile. Come indicato nel relativo prospetto di base, la distribuzione degli strumenti finanziari menzionati in queste informazioni è soggetta a restrizioni in alcune giurisdizioni. Questo messaggio pubblicitario non può essere riprodotto o ridistribuito senza previa autorizzazione dell’editore. © 2024 Bank Vontobel Europe AG e/o le sue affiliate. Tutti i diritti riservati.
Il presente documento è stato preparato da ELP SA (l’editore), Sede Legale Corso San Gottardo 8/A, 6830 - Chiasso (Svizzera), in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’editore stesso. La pubblicazione è sponsorizzata da Bank Vontobel Europe AG che potrebbe essere controparte di operazioni aventi ad oggetto gli strumenti finanziari trattati nel presente documento. Il presente documento non rappresenta né una consulenza d’investimento né una raccomandazione di investimento di tipo finanziario, contabile, legale o altro o di strategia d’investimento, ma una pubblicità. Le informazioni complete sugli strumenti finanziari, compresi i rischi, sono descritti nel rispettivo prospetto di base, unitamente ad eventuali supplementi, nonché nelle rispettive Condizioni Definitive. Il rispettivo prospetto di base e le Condizioni Definitive costituiscono gli unici documenti di vendita vincolanti per gli strumenti finanziari. Si raccomanda ai potenziali investitori di leggere attentamente tali documenti prima di effettuare qualsiasi decisione di investimento, al fine di comprendere appieno i rischi e i vantaggi potenziali derivanti dalla decisione di investire negli strumenti finanziari. Gli investitori possono scaricare questi documenti e il documento contenente le informazioni chiave (KID) dal sito internet dell’emittente, Vontobel Financial Products GmbH, Bockenheimer Landstrasse 24, 60323 Francoforte sul Meno, Germania, su http://prospectus.vontobel.com/. Inoltre, il prospetto di base, gli eventuali supplementi al pro-spetto di base e le Condizioni Definitive sono disponibili gratuitamente presso l’emittente. L’approvazione del prospetto da parte dell’autorità di riferimento non deve essere considerata un parere favorevole sugli strumenti finanziari offerti o ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Gli strumenti finanziari sono prodotti non semplici e di difficile comprensione. Il presente documento contiene un’indicazione dei rendimenti passati degli strumenti finanziari. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Il presente documento e le informazioni in esso contenute possono essere distribuiti o pubblicati solo nei paesi in cui tale distribuzione o pubblicazione è consentita dalla legge applicabile. Come indicato nel relativo prospetto di base, la distribuzione degli strumenti finanziari menzionati in queste informazioni è soggetta a restrizioni in alcune giurisdizioni. Il presente documento non può essere riprodotto o ridistribuito senza previa autorizzazione dell’editore.