Stargate: la Joint Venture da USD 500 miliardi per le infrastrutture di Artificial Intelligence negli Stati Uniti.
Martedì 21 gennaio, durante una presentazione ufficiale alla Casa Bianca, il Presidente Donald Trump ha annunciato la nascita di Stargate, un ambizioso progetto da 500 miliardi di dollari mirato alla costruzione e allo sviluppo di infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti.
Stargate: la Joint Venture da USD 500 miliardi per le infrastrutture di Artificial Intelligence negli Stati Uniti.
I primi 100 miliardi di dollari, già confermati, provengono da SoftBank, OpenAI, Oracle e MGX. L’obiettivo è creare nuove basi per la crescita dell’AI sul territorio americano, a partire dalla realizzazione di dieci data center in Texas e con la prospettiva di generare 100.000 posti di lavoro nei prossimi quattro anni.
Secondo Sam Altman, CEO di OpenAI, questa Joint Venture rappresenta “il più importante progetto di questa era”, testimoniando l’enorme domanda di capacità computazionale necessaria al progresso dell’Intelligenza Artificiale. Non a caso, big player come Microsoft e Amazon hanno già annunciato la volontà di investire nella costruzione e nell’implementazione di nuovi data center, cavalcando l’onda di un mercato che promette di crescere rapidamente.
A conferma di ciò, un recente report di McKinsey stima che la domanda globale di data center aumenterà fra il 19% e il 27% ogni anno fino al 2030. L’accelerazione del settore apre dunque importanti opportunità di investimento per aziende come Microsoft, che non solo dispone di un’infrastruttura cloud già consolidata (Azure), ma ha anche avviato numerose partnership strategiche in ambito AI, sia con OpenAI stessa sia con altre realtà tecnologiche.
Microsoft e la Rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale
Microsoft, fondata nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen, si posiziona da decenni come uno dei più influenti player nel panorama hi-tech mondiale. La sua evoluzione, da fornitore di software e sistemi operativi (Windows e Office) a leader nella trasformazione digitale, trova espressione nella piattaforma Azure, il cuore dell’offerta cloud dell’azienda. Azure offre infrastrutture di calcolo su scala globale, analisi dei Big Data e un’ampia gamma di servizi dedicati all’Intelligenza Artificiale e al Machine Learning. Proprio in quest’area, Microsoft ha stretto una partnership strategica con OpenAI, l’organizzazione di ricerca nota per aver sviluppato tecnologie come GPT-4. Tale alleanza, accompagnata da ingenti investimenti, ha permesso di integrare modelli AI all’avanguardia direttamente nella piattaforma Azure, agevolando la creazione di soluzioni personalizzate e ad alte prestazioni. L’impegno dell’azienda verso l’innovazione in ambito AI si estende inoltre a una serie di progetti interni e acquisizioni mirate, finalizzati a consolidare la presenza di Microsoft in settori chiave come la produttività, la ricerca scientifica e il potenziamento dei servizi cloud su scala globale.
Un esempio concreto di come l’Intelligenza Artificiale possa contribuire al successo delle aziende è Microsoft Copilot, un assistente virtuale basato su modelli di Machine Learning che si integra trasversalmente in diversi prodotti e servizi dell’ecosistema Microsoft. Dall’automatizzazione e ottimizzazione della scrittura di codice con GitHub Copilot, fino al supporto nella creazione di documenti e presentazioni in Microsoft 365, Copilot riduce gli errori e semplifica i flussi di lavoro, liberando tempo e risorse. Integrato con l’infrastruttura cloud di Azure e alimentato dalla collaborazione con OpenAI, Copilot rappresenta un approccio tangibile all’AI applicata al mondo business, dimostrando come Microsoft traduca in soluzioni pratiche l’innovazione tecnologica.
Overview sui Valori Finanziari di Microsoft
Nel corso degli ultimi anni, Microsoft ha registrato una crescita costante che ne ha consolidato il ruolo di azienda tra le più solide e redditizie a livello globale. Il risultato è evidente non soltanto nei volumi di ricavi, che nell’anno fiscale 2023 hanno superato i 211.9 miliardi di dollari, ma anche nella profittabilità, con un utile netto di oltre 72.4 miliardi di dollari e margini particolarmente elevati sia a livello operativo sia a livello netto. Tali numeri rappresentano il punto di arrivo di una strategia avviata già da diverso tempo, in cui si è puntato con forza sul segmento cloud (in particolare Azure), sull’ecosistema Office 365 e sull’integrazione progressiva dell’Intelligenza Artificiale nelle principali soluzioni offerte al mercato.
La focalizzazione su ricerca e sviluppo, l’attenzione ai costi e la costante ricerca di partnership strategiche – come quella con OpenAI – hanno rafforzato anno dopo anno la posizione di leadership di Microsoft nei settori a più alto potenziale, consentendole di superare i tremila miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e di consolidare un modello di business sempre più diversificato e orientato all’innovazione. Questo processo di trasformazione, avviato in modo deciso già da qualche esercizio, ne fa oggi un punto di riferimento globale nell’ambito tecnologico, con prospettive che lasciano intravedere ulteriori opportunità di crescita anche per gli anni a venire.
Nel prossimo periodo, l’azienda mira a rafforzare ulteriormente la propria offerta nel segmento cloud, integrando l’Intelligenza Artificiale in una gamma sempre più ampia di soluzioni e servizi destinati sia alle imprese sia al mercato consumer. A ciò si affianca la volontà di accelerare la trasformazione digitale in settori strategici come la sanità e l’istruzione, promuovendo iniziative di sostenibilità per ridurre l’impatto carbonico entro il 2030 e consolidando ulteriormente la sicurezza informatica e la protezione dei dati. Tali obiettivi si inseriscono in una strategia che da tempo punta sull’innovazione continua e su collaborazioni con realtà all’avanguardia, nel segno di una leadership che Microsoft intende preservare e rafforzare nel panorama tecnologico globale.
Microsoft: trimestrale delude il mercato
Nella giornata di ieri Microsoft ha pubblicato i risultati trimestrali dopo la chiusura di Wall Street.
Nonostante il titolo abbia battuto le stime degli analisti sia in termini di EPS, annunciati a 3,23 dollari contro il dato atteso di 3,12 dollari, sia in termini di ricavi, pari a 69,6 miliardi di dollari, contro le attese a 68,91 miliardi di dollari, il titolo ha perso terreno nelle contrattazioni after-hours chiudendo ad un -4,6% circa, dopo una giornata negativa dominata dalla volatilità delle ultime sedute causata dal caso Deepseek.
A deludere è stato il segmento cloud che ha mostrato un lieve rallentamento rispetto alle aspettative, con ricavi per 40,98 miliardi contro i 41,4 miliardi stimati. La crescita dei ricavi dalla piattaforma Azure e dagli altri sistemi di cloud è rimasta positiva (+31% trimestre su trimestre) ma in lieve calo rispetto al trimestre precedente (+33% trimestre su trimestre). Va sottolineato come circa il 13% di questi ricavi è attribuibile a servizi di AI.
Come è possibile investire su Microsoft?
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Per chi cerca un’esposizione sia long che short più che proporzionale alle performance di Microsoft, uno strumento che Vontobel mette a disposizione degli investitori sono i Turbo Certificate Open-End che consentono di assumere un’esposizione a leva su diversi orizzonti temporali, dal breve al lungo termine, grazie all’assenza dell’Effetto Compounding.
Per chi invece fosse interessato a partecipare ai profitti del settore senza doversi esporre linearmente ai prezzi dei singoli titoli, Vontobel mette a disposizione un Memory Cash Collect Certificate con Autocall Ciclico scritto su un basket worst-of con Micorsoft, Palantir, NVIDIA e Salesforce che consente all’investitore di ricevere cedole periodiche condizionate alla tenuta della Soglia Bonus e, al contempo, di avere una protezione condizionata del capitale investito data dalla Barriera osservata a scadenza, consentendo il rimborso del valore nominale anche in caso di scenari moderatamente ribassisti.
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I Certificati di Investimento e a Leva su Microsoft e AI
Gli investitori sono esposti al rischio che l’Emittente (Vontobel Financial Products GmbH, Francoforte sul Meno) o il Garante (Vontobel Holding AG, Zurigo) non risultino in grado di adempiere ai propri obblighi in relazione al prodotto. È possibile una perdita totale del capitale investito. In quanto titoli di credito, i prodotti non sono soggetti ad alcuna protezione dei depositi.
Gli investitori devono tenere presente che l’andamento dei prezzi delle azioni delle società sopra menzionate è influenzato da molti fattori imprenditoriali, ciclici ed economici, che dovrebbero essere presi in considerazione al fine di formarsi un’idonea opinione sul mercato. Il prezzo delle azioni potrebbe muoversi diversamente rispetto alla previsione degli investitori, portando a perdite di capitale. Inoltre, i rendimenti passati e le opinioni degli analisti non sono un indicatore per i rendimenti futuri.
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