Powell: via a un allentamento di politica monetaria “adeguato”
Venerdì sera, ore 16:00 italiane, i mercati finanziari sembrano aver dimenticato tutte le fatiche del mese di agosto. Dietro le spalle appaiono i timori di recessione che avevano spaventato gi investitori a inizio mese.
Venerdì sera, ore 16:00 italiane, i mercati finanziari sembrano aver dimenticato tutte le fatiche del mese di agosto. Dietro le spalle appaiono i timori di recessione che avevano spaventato gi investitori a inizio mese. Il tocco magico che ha permesso tutto ciò è quello del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Nel suo intervento a Jackson Hole il numero uno della Fed ha aperto ufficialmente a un “adeguamento” della politica monetaria al contesto economico attuale. Un contesto che lui stesso si è incaricato di descrivere. “L’inflazione è molto vicina al nostro obiettivo e, dopo una pausa all’inizio dell’anno, i progressi verso il nostro obiettivo del 2% sono ripresi” ha detto con riferimento alla variabile dei prezzi al consumo. “Nel complesso, l’economia continua a crescere a un ritmo solido” ha proseguito rassicurando gli investitori, senza nascondere le difficoltà riscontrate nel mercato del lavoro. Tuttavia, queste ultime sono il risultato di una normalizzazione da una situazione eccezionale, in cui il tasso di disoccupazione era sotto il 4%. Oggi è ancora a un valore molto basso, il 4,3%. La Fed è comunque attenta ai due mandati e “l’attuale livello del nostro tasso di politica ci dà ampio margine per rispondere a qualsiasi rischio possiamo affrontare”.
Appuntamenti Macro
| Data | Appuntamenti in calendario |
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Lunedì 26/08 |
L’ultimo lunedì di agosto è festivo in Gran Bretagna, dunque la piazza finanziaria di Londra rimarrà chiusa. Per la Germania, invece, attenzione all’indice IFO sulla fiducia delle aziende per il mese di agosto. |
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Martedì 27/08 |
È sempre la Germania al centro dell’attenzione anche nella seconda giornata della settimana. L’economia tedesca, in difficoltà, verrà misurata con la seconda lettura del PIL nel secondo trimestre, risultato in contrazione dello 0,1%. |
| Mercoledì 28/08 |
IIn arrivo il rapporto Gfk sul clima tra i consumatori tedeschi per il mese di settembre e il dato sulle vendite industriali italiane a giugno. |
| Giovedì 29/08 | Il giro di orizzonte sull’economia tedesca si conclude con la rilevazione sull’inflazione ad agosto, lettura preliminare. Nel pomeriggio un altro dato preliminare importante, quello sul PIL statunitense nel secondo trimestre. Da osservare anche la rilevazione settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione. |
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Venerdì 30/08 |
Agosto si chiude con una serie di dati di rilievo per eurozona e Paesi membri: disoccupazione e inflazione. Inoltre verrà diffuso il PCE core statunitense relativo al mese di luglio. |
Economia tedesca sotto la lente
Le minute della Federal Reserve, quella della Banca centrale europea e il discorso del presidente Fed, Jerome Powell, a Jackson Hole, hanno disegnato, nella seconda parte della passata settimana, il nuovo scenario per i mercati finanziari. Ora saranno i dati economici a dover confermare la strada indicata dalle due Banche centrali. A cominciare dall’eurozona, che vorrebbe evitare un eccessivo indebolimento economico ma deve fare i conti con le difficoltà della Germania. Per comprendere lo stato di salute della locomotiva tedesca, nella settimana entrante saranno diversi i dati economici da monitorare. Il quadro sarà dei più completi con fiducia dei consumatori, PIL nel secondo trimestre, mercato del lavoro e inflazione. Ricca anche l’agenda degli USA che esordiranno lunedì con gli ordinativi di beni durevoli, proseguiranno martedì con la fiducia dei consumatori, toccheranno il clou giovedì con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione e con il PIL del secondo trimestre, per poi concludere venerdì con gli indici di fiducia e inflazione elaborati dall’Università del Michigan e il PCE core. Oltre alle rilevazioni macroeconomiche, negli Stati Uniti ci sarà il colpo di coda finale delle trimestrali, con la Big tech del momento al centro dell’attenzione. Mercoledì 28 agosto pubblicherà i risultati Nvidia, la regina dei chip per l’intelligenza artificiale. Le attese sono di ricavi a 28,65 miliardi di dollari e un utile per azione di 0,64 dollari. Da segnalare anche i risultati di Salesforce, Crowdstrike e HP, sempre mercoledì.
Sfida aperta a Santa Clara
Santa Clara, California, 116.468 abitanti, sarà la sede di uno scontro epico per il predomonio nel mondo dei chip per l’intelligenza artificiale. In realtà ci sono pochi dubbi oggi, su chi stia dominando il campo più avanzato dell’information technology. È Nvidia, che pubblicherà i risultati proprio questa settimana (28 agosto). Ora Nvidia ha uno sfidante che sta a pochi chilometri di distanza: AMD. Il produttore di chip che nel primo decennio del nuovo millennio ha rotto il quasi monopolio di Intel nel settore, oggi ci riprova con Nvidia. Il gruppo, guidato dall’amministratrice delegata Lisa Su (peraltro cugina dell’a.d. di Nvidia Jensen Huang), ha annunciato la decisione di acquistare ZT Systems, specializzata nella progettazione di computer e infrastrutture per il cloud computing e l’intelligenza artificiale. La cifra messa sul piatto è di 5 miliardi di dollari (il 75% in contanti) di cui 400 milioni legati al raggiungimento di alcuni traguardi. AMD è interessata principalmente ai tema di progettazione e clienti di ZT mentre è intenzionata a mettere sul mercato la divisione di produzione. La sfida a Nvidia è quindi diretta visto che è proprio la progettazione il campo in cui si muove il colosso dell’IA. Gli investitori hanno accolto positivamente l’annuncio. L’azione AMD è stata premiata con un rialzo superiore al 6% nelle due sedute seguenti all’annuncio. Il movimento ha riportato le quotazioni di AMD in area 160 dollari, ex-supporto ceduto a metà luglio quando l’azione era scesa fino a 122 dollari. AMD è reduce inoltre da una trimestrale positiva. La società ha chiuso il secondo trimestre con un incremento del fatturato del 9% su base annua a 5,8 miliardi di dollari con un utile netto a 265 milioni. Particolarmente in luce il segmento data center, capace di raddoppiare i ricavi a 2,8 miliardi di dollari.
Il Certificato a Leva su Russell 2000
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