Powell tira il freno a mano
Wall Street ha atteso Jerome Powell macinando record su record, proseguendo così l’onda lunga dell’ottimismo emerso nelle ultime settimane. A sostenere il sentiment del mercato erano state sopratutto le parole del chairman prima al simposio di Jackson Hole e successivamente in occasione della conferenza stampa post riunione del FOMC.
Wall Street ha atteso Jerome Powell macinando record su record, proseguendo così l’onda lunga dell’ottimismo emerso nelle ultime settimane. A sostenere il sentiment del mercato erano state sopratutto le parole del chairman prima al simposio di Jackson Hole e successivamente in occasione della conferenza stampa post riunione del FOMC. In quella occasione la Federal Reserve decise di tagliare il costo di 25 punti base e di aprire la strada a nuove sforbiciate del costo del denaro. Una salita dei corsi di Wall Street che non ha lasciato indifferente Powell. Il Governatore americano in occasione di uno speech ha evidenziato come “i prezzi delle azioni hanno un valore piuttosto alto”. Parole che hanno portato immediatamente gli investitori a tirare il freno a mano. Specie perché accompagnate da un quadro generale definito “difficile” da gestire. Da un lato segnali macro che mostrano un mercato del lavoro in rallentamento, dall’altro le sfide da gestire sul fronte del costo della vita. Un mix che ha tolto certezze al mercato sulla traiettoria della politica monetaria USA, con Powell che non si è impegnato a imboccare un percorso predeterminato di allentamento monetario a favore di uno più prudenziale. Dal numero uno della Fed un freno all’euforia degli investitori e del mercato.
Appuntamenti Macro
| Data | Appuntamenti in calendario |
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Lunedì 29/09 |
La settimana si apre con l’intervento del n.1 della BundesBank, Joachim Nagel, e con il dato statunitense che misura i compromessi immobiliari. |
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Martedì 30/09 |
In agenda i PMI cinesi ed il meeting della Reserve Bank of Australia. Prima dell’avvio focus sulla crescita economica britannica e sui dati preliminari sull’inflazione in Germania, Francia e Italia. In corrispondenza del giro di boa è previsto un intervento di Christine Lagarde mentre nel pomeriggio sarà la volta dei prezzi delle abitazioni statunitensi e dei dati su offerte di lavoro e fiducia dei consumatori. |
| Mercoledì 01/09 |
Nel corso della prima parte focus sulla stima preliminare dell’inflazione europea a settembre e sui PMI europei manifatturieri in versione finale. Indici dei direttori degli acquisti protagonisti che negli USA ma attenzione anche alla stima ADP sui nuovi posti di lavoro nel settore privato. |
| Giovedì 02/09 | In arrivo i dati sull’andamento del mercato del lavoro in Italia ed Eurolandia e le nuove richieste di sussidio statunitensi. |
| Venerdì 03/09 | È il giorno dei PMI servizi in versione definitiva di Eurolandia e Stati Uniti. Dagli USA sono in arrivo gli aggiornamenti su tasso di disoccupazione e non-farm payrolls nel mese di settembre. |
L’economia corre, la Fed tentenna
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. La celeberrima frase dell’investigatore belga Hercule Poirot, uno dei protagonisti dei romanzi di Agatha Christie, si applica bene a quanto sta accadendo sull’altra sponda dell’Atlantico. Prima è arrivata la revisione al rialzo dei dati sulla crescita del PIL del secondo trimestre (dal 3,3% al 3,8% annualizzato), poi è stata la volta delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, scese la scorsa settimana sui minimi da luglio, ed a chiudere il cerchio ci ha pensato l’indice prezzi PCE, salito ad agosto dal 2,6 al 2,7 per cento. Tre segnali chi ritiene che l’economia USA al momento non abbia bisogno di nuovi tagli dei tassi. Se prima della pubblicazione del Personal Consumption Expenditures gli operatori erano ancora certi di un doppio intervento sui tassi da qui a fine anno, ora le certezze iniziano a vacillare. Con la Federal Reserve che ha giustificato l’ultima stretta con la volontà di sostenere l’occupazione, nella settimana che inizia oggi grande attenzione sarà riservata ai dati relativi il mercato del lavoro che, come di consueto, sono in calendario nel primo venerdì del mese. Nell’ultima rilevazione il tasso di disoccupazione della prima economia è salito dal 4,2 al 4,3 per cento mentre il saldo delle nuove buste paga è stato positivo per sole 22 mila unità (contro le +73 mila di luglio e le +147 mila di giugno).
Alibaba: più AI per un cambio di passo
Le azioni Alibaba continuano a volare in Borsa. A Wall Street le quotazioni delle ADR della società si sono riportate in prossimità dei 180 dollari, valori che non vedevano visti da fine ottobre 2021. Da inizio anno la performance di Borsa è all’incirca del 100%, con le ultime 8 settimane caratterizzate dagli acquisti. Dietro a questa forte spinta propulsiva vi è l’apprezzamento di investitori e banche d’affari per la strategia portata avanti dalla società sul fronte dell’AI. Citigroup ha reiterato il buy e portato il prezzo obiettivo da 187 a 217 dollari, evidenziando come la creatura di Jack Ma sia ben posizionata per cogliere l’evoluzione della superintelligenza artificiale, conosciuta con l’acronimo di ASI. Questo dovrebbe tradursi in una crescita sostenibile dei ricavi cloud, abbinato a un incremento dei margini di efficienza negli anni a venire. Per il momento Alibaba è alle prese con gli investimenti. Guardando solo alle novità delle ultime settimane, la società ha deciso di incrementare la spesa in AI oltre il target originale di 53 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni comunicato a febbraio. A sostenere lo sforzo anche i risultati maturati finora. I prodotti legati all’intelligenza artificiale di Alibaba sono cresciuti a tre cifre nell’ultimo trimestre. L’unità cloud ha registrato un incremento dei ricavi del 26%, sopra le stime degli analisti e soprattutto risultando il segmento del gruppo a più elevata crescita. Un percorso che appare destinato a crescere e a diversificarsi. Il colosso cinese dell’e-commerce nei giorni scorsi ha annunciato una partnership con NVIDIA. Secondo quanto riportato da Bloomberg, i clienti dell’unità Cloud Intelligence di Alibaba avranno l’accesso diretto al software di NVIDIA per lo sviluppo di sistemi AI progettati per interagire con il mondo fisico, inclusi robot umanoidi e veicoli autonomi. Il posizionamento di Alibaba sta insomma cambiando in modo drastico e con esso anche l’atteggiamento degli investitori, tornati ad apprezzare dopo un lungo periodo di appannamento la super tech cinese.
I Certificati d’investimento su Alibaba
Rischi
Rischio Emittente:
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Rischio di Mercato:
Gli investitori devono tenere presente che l’andamento dei prezzi delle azioni delle società sopra menzionate è influenzato da molti fattori imprenditoriali, ciclici ed economici, che dovrebbero essere presi in considerazione al fine di formarsi un’idonea opinione sul mercato. Il prezzo delle azioni potrebbe muoversi diversamente rispetto alla previsione degli investitori, portando a perdite di capitale. Inoltre, i rendimenti passati e le opinioni degli analisti non sono un indicatore per i rendimenti futuri.
Rischio di Cambio:
Qualora il prodotto abbia come sottostante/i titoli non quotati in Euro, il valore del prodotto dipenderà anche dal tasso di cambio tra la valuta straniera e l’Euro nel caso in cui il prodotto non abbia una copertura (opzione quanto).
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