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Un autunno da risk-on sui mercati

Vontobel Markets
21 ott 2024 | 4 Minuti di lettura

Non si vedono nuvole all’orizzonte al momento per il mercato. Se la pressione sul fronte dell’inflazione sembra esser scemata e messa in secondo piano dagli operatori, la solidità emersa dai dati macroeconomici USA anche la scorsa settimana rappresenta un valido traino al mood del mercato.

Fonte dati Vontobel aggiornati alle 08:00 del 21/10/2024

Non si vedono nuvole all’orizzonte al momento per il mercato. Se la pressione sul fronte dell’inflazione sembra esser scemata e messa in secondo piano dagli operatori, la solidità emersa dai dati macroeconomici USA anche la scorsa settimana rappresenta un valido traino al mood del mercato. Un sentiment consolidato anche dagli input arrivati dalle trimestrali a stelle e strisce. In questo contesto, un ulteriore impulso che ha favorito i nuovi allunghi dei mercati azionari è venuto dalle Banche centrali. In Europa la BCE non ha deluso le attese e ha tagliato il costo del denaro per la terza volta nel 2024, con i -25 punti base annunciati da Christine Lagarde che hanno portato i tassi europei al 3,25%. Pur non prendendo impegni concreti, nelle parole del Governatore della Banca Centrale Europea è stata lasciata aperta la porta a un’ulteriore taglio nel corso del meeting del 12 dicembre. E se anche l’Eurozona al momento si attende un soft landing come scenario di base, la Cina ha iniziato a gettare le basi per un rilancio della propria economia. Venerdì la PBoC, la Banca centrale cinese, ha dato il via ufficiale ai due programmi di finanziamento che inizialmente pomperanno 800 miliardi di yuan (112,38 miliardi di dollari) nel mercato azionario.

Appuntamenti Macro

 
Data Appuntamenti in calendario

Lunedì 21/10

La nuova ottava inizia con la Banca centrale cinese che aggiorna i saggi sui prestiti a 1 e 5 anni. Dal Dragone arriverà anche il dato sugli investimenti esteri mentre in Germania è in calendario quello sui prezzi alla produzione. Nel pomeriggio focus sul superindice USA.

Martedì 22/10

Alle 8 è in agenda il dato sul fabbisogno pubblico inglese mentre nella seconda parte l’appuntamento è con l’indice manifatturiero di Richmond.
Mercoledì 23/10
Banche centrali sotto i riflettori con il meeting della Bank of Canada, la diffusione degli ultimi verbali della Fed e l’intervento di Christine Lagarde. In calendario i numeri sul sentiment dei consumatori europei e quello sulle vendite di case esistenti negli USA.
Giovedì 24/10 Sono in agenda i PMI del settore manifatturiero e dei servizi di Zona Euro, Regno Unito e Stati Uniti. In Eurolandia sarà anche diffuso il report mensile della BundesBank mentre negli USA è la volta dei numeri su nuove richieste di sussidio e vendite di nuove case.

Venerdì 25/10

Le autorità giapponesi diffondono l’aggiornamento dell’inflazione a Tokyo mentre in Germania è in agenda l’indice IFO. Per quanto riguarda Eurolandia, la BCE diffonde i dati su prestiti e massa monetaria M3. Gli aggiornamenti USA su ordini di beni durevoli e sentiment dei consumatori chiudono la settimana.

 

PMI sotto i riflettori

Terza settimana del mese che, come di consueto, sarà caratterizzata dai numeri sul sentiment dei direttori degli acquisti, i famigerati indici PMI (Purchasing Managers’ Index). Giovedì l’appuntamento è con i PMI relativi all’andamento del manifatturiero e del settore servizi di Zona Euro, Stati Uniti e Regno Unito. Nel caso di Eurolandia il dato relativo al manifatturiero è da oltre due anni che si attesta sotto quella soglia dei 50 punti che separa espansione e recessione dell’attività economica mentre l’indice del terziario dovrebbe confermarsi, come ormai accade ininterrottamente da febbraio, in territorio espansivo. Andamento a due velocità anche per i PMI statunitensi (debolezza per il manifatturiero, resilienza per il terziario) mentre guardando all’economia britannica entrambi i dati sono stimati in positivo. Tra le altre indicazioni macroeconomiche in calendario troviamo i prezzi delle case statunitensi (mercoledì quelli delle case esistenti, giovedì quelli delle nuove), l’indice tedesco IFO ed il dato a stelle e strisce sugli ordini di beni durevoli (entrambi venerdì). Christine Lagarde parlerà martedì e mercoledì, quando è previsto anche il meeting della Bank of Canada (il benchmark è attualmente al 4,25%) e la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione della Federal Reserve. Da lunedì 21 a sabato 26 ottobre sono in calendario gli Incontri annuali del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e del Gruppo Banca Mondiale (WBG).

Tassa che va, prodotto che cambia

Nei giorni scorsi in Italia ha avuto grande risalto l’intenzione del Governo di portare la tassazione del capital gain sulle criptovalute dall’attuale 26% al 42% a partire dal 2025. Secondo i dati dell’Osservatorio Blockchain and Web3 della School of Management del Politecnico di Milano si tratterebbe di un’imposizione che interesserebbe oltre 3,6 milioni di italiani per un ammontare complessivo in Bitcoin e altre criptovalute nell’ordine dei 2,2 miliardi di euro. Il passaggio dell’esecutivo si inserisce in un percorso già intrapreso con l’anno di imposta 2023 che ha portato gli italiani in fase di dichiarazioni dei redditi 2024 a indicare le partecipazioni e le plusvalenze ottenute nel mondo delle valute digitali. La legge a ora prevede una soglia di 2.000 euro sotto la quale le plusvalenze non sono tassate. Sopra tale livello sono soggette al 26%. Il nuovo livello di tassazione porterebbe l’Italia al primo posto mondiale in termini di tassa sul capital gain delle criptovalute. Soprattutto a differenza di altri Paesi, come la Germania, la Croazia o il Portogallo, non terrebbe in considerazione il periodo di mantenimento nel portafoglio delle valute digitali. In Portogallo ad esempio un Bitcoin detenuto nel wallet per più di un anno avrebbe una tassazione sul capital gain dello 0%, contro il 28% se la condizione non fosse soddisfatta. In un contesto che deve tuttavia ancora trovare conferma definitiva alle anticipazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, per gli investitori retail devono valere alcune considerazioni di fondo. Detto che la conferma del 42% di tassazione spingerebbe i player e gli investitori più grandi verso altre aree fiscali più favorevoli, il mondo retail avrebbe modo di proteggersi indirizzando la propria operatività verso i prodotti finanziari più standard: gli ETF per gli investimenti di più ampio respiro, gli ETP, le opzioni, i Future e i Certificati per le operazioni di trading. Tutta questa tipologia di strumenti rimarrebbe infatti ancorata alla tassazione del 26% del capital gain.

Future Bitcoin, grafico a 1 anno. Dati aggiornati alle 08:30 del 21/10/2024
Future Bitcoin, grafico a 5 anni. Dati aggiornati alle 08:30 del 21/10/2024

Bitcoin: investire con i Mini Future

A giugno 2024, Vontobel ha quotato sul SeDeX di Borsa Italiana i primi certifica ti sul Bitcoin.


L’emissione comprendeva cinque Mini Future “Open End”, privi quindi di una scadenza predefinita, che permettono di ottenere un’esposizione “long” (al rialzo) o “short” (al ribasso) sull’andamento della maggiore tra le criptovalute attraverso il sottostante Bitcoin Future.


Riservati agli investitori professionali, i Mini Future di Vontobel con sottostante il Future sul Bitcoin sono dotati di una leva variabile e caratterizzati da un livello di Knock-Out che, se toccato, fa estinguere anticipatamente il prodotto. In questo caso, i Mini Future prevedono un rimborso parziale del capitale grazie allo “Stop Loss Buffer”, pari alla differenza tra Knock Out e Strike (che viene ricalcolato su base giornaliera).


Questi prodotti sono adatti a speculazioni di breve-medio termine o per operazioni di copertura.

Gli investitori sono esposti al rischio che l’Emittente (Vontobel Financial Products GmbH, Francoforte sul Meno) o il Garante (Vontobel Holding AG, Zurigo) non risultino in grado di adempiere ai propri obblighi in relazione al prodotto. È possibile una perdita totale del capitale investito. In quanto titoli di credito, i prodotti non sono soggetti ad alcuna protezione dei depositi.

Gli investitori devono tenere presente che l’andamento dei prezzi delle azioni delle società sopra menzionate è influenzato da molti fattori imprenditoriali, ciclici ed economici, che dovrebbero essere presi in considerazione al fine di formarsi un’idonea opinione sul mercato. Il prezzo delle azioni potrebbe muoversi diversamente rispetto alla previsione degli investitori, portando a perdite di capitale. Inoltre, i rendimenti passati e le opinioni degli analisti non sono un indicatore per i rendimenti futuri.

Qualora il prodotto abbia come sottostante/i titoli non quotati in Euro, il valore del prodotto dipenderà anche dal tasso di cambio tra la valuta straniera e l’Euro nel caso in cui il prodotto non abbia una copertura (opzione quanto).

Il presente documento non rappresenta né una consulenza d’investimento né una raccomandazione di investimento di tipo finanziario, contabile, legale o altro o di strategia d’investimento, ma una pubblicità. Le informazioni complete sugli strumenti finanziari, compresi i rischi, sono descritti nel rispettivo pro-spetto di base, unitamente ad eventuali supplementi, nonché nelle rispettive Condizioni Definitive. Il rispettivo prospetto di base e le Condizioni Definitive costituiscono gli unici documenti di vendita vincolanti per gli strumenti finanziari. Si raccomanda ai potenziali investitori di leggere attentamente tali documenti prima di effettuare qualsiasi decisione di investimento, al fine di comprendere appieno i rischi e i vantaggi potenziali derivanti dalla decisione di investire negli strumenti finanziari. Gli investitori possono scaricare questi documenti e il documento contenente le informazioni chiave (KID) dal sito internet dell’emittente, Vontobel Financial Products GmbH, Bockenheimer Landstrasse 24, 60323 Francoforte sul Meno, Germania, su “http:// prospectus.vontobel.com/”. Inoltre, il prospetto di base, gli eventuali supplementi al prospetto di base e le Condizioni Definitive sono disponibili gratuitamente presso l’emittente. L’approvazione del prospetto da parte dell’autorità di riferimento non deve essere considerata un parere favorevole sugli strumenti finanziari offerti o ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Gli strumenti finanziari sono prodotti non semplici e di difficile comprensione. Il presente documento contiene un’indicazione dei rendimenti passati degli strumenti finanziari. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Il presente documento e le informazioni in esso contenute possono essere distribuiti o pubblicati solo nei paesi in cui tale distribuzione o pubblicazione è consentita dalla legge applicabile. Come indicato nel relativo prospetto di base, la distribuzione degli strumenti finanziari menzionati in queste informazioni è soggetta a restrizioni in alcune giurisdizioni. Questo messaggio pubblicitario non può essere riprodotto o ridistribuito senza previa autorizzazione dell’editore. © 2024 Bank Vontobel Europe AG e/o le sue affiliate. Tutti i diritti riservati.

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