Netflix, la trimestrale convince i mercati
Il 18 ottobre 2024 Netflix ha rilasciato gli utili relativi al suo terzo trimestre. Superando le aspettative degli analisti in termini di ricavi e utili per azione il titolo ha guadagnato il 5% prima della riapertura di Wall Street, ma come si posiziona la società nel complesso mondo dello streaming?
Risultati della Trimestrale
La trimestrale di Netflix relativa al terzo trimestre del 2024 ha superato le aspettative facendo registrare al titolo un +5% durante l’after hours a Wall Street e dimostrando una forte solidità finanziaria. I ricavi sono cresciuti del 15%, raggiungendo i 9,83 miliardi di dollari US, mentre l'utile netto è salito del 41%, attestandosi a 2,36 miliardi di dollari US. Anche l'utile per azione, pari a 5,40 dollari US, ha superato le previsioni degli analisti, fissate a 5,12 dollari US.
Uno degli elementi chiave della crescita è stato l'abbonamento con pubblicità, che ha visto un incremento del 35% rispetto al trimestre precedente, segnalando un crescente interesse per le offerte più economiche. Questo tipo di abbonamento, già disponibile in mercati importanti come Stati Uniti, Regno Unito e Italia, sarà ulteriormente esteso a livello globale entro il 2025, con il prossimo lancio in Canada. Anche se il ritmo di crescita degli abbonati ha rallentato rispetto ai picchi precedenti, Netflix ha comunque aggiunto oltre 5 milioni di nuovi iscritti, portando il totale a 282,7 milioni, superando le stime del consensus.
La società ha beneficiato anche di recenti aumenti dei prezzi in alcuni mercati chiave come Giappone ed Europa. In risposta alla pubblicazione dei risultati, il titolo ha registrato un balzo del 5% nell'after-hours, segno della fiducia degli investitori nel modello di crescita della società. Tuttavia, resta da monitorare la stabilizzazione della crescita degli abbonati, soprattutto dopo l'implementazione delle misure restrittive sulla condivisione delle password, che avevano inizialmente dato un grande impulso ai numeri.
Nel contesto competitivo dello streaming, Netflix continua a posizionarsi in modo solido, mantenendo la leadership grazie a contenuti originali di successo e a nuove iniziative, come l'espansione in ambito sportivo.
Posizionamento del colosso nel mercato streaming
Nel mercato dello streaming, Netflix continua a mantenere una posizione dominante, ma la concorrenza si sta facendo sempre più agguerrita, soprattutto da parte di Amazon Prime Video. A livello globale, Netflix rimane leader con una solida base di utenti e una forte strategia sui contenuti originali, ma in mercati come l’Italia e l’Europa, Prime Video sta rapidamente guadagnando terreno. Secondo i dati di JustWatch, in Italia Netflix conserva un netto vantaggio con una quota di mercato cinque volte superiore rispetto a Now TV, ma Prime Video sta riducendo progressivamente il divario, superando Disney+ di 10 punti percentuali. Un trend simile si osserva anche in altri Paesi europei, come Francia e Regno Unito, mentre in Spagna e Germania Prime Video ha già sorpassato Netflix.
Anche negli Stati Uniti, Prime Video ha superato Netflix, conquistando il 22% del mercato contro il 21% di Netflix, segnalando un possibile preludio a cambiamenti più ampi a livello globale. Nel frattempo, Disney+ si consolida come terzo attore in Europa, ma fatica a mantenere lo stesso slancio negli Stati Uniti, dove è stata superata da Max. Piattaforme locali, come Timvision e Infinity+ in Italia o Canal+ in Francia, continuano a ricoprire un ruolo di rilievo, grazie a contenuti esclusivi che soddisfano le preferenze del pubblico locale.
La forza di Netflix risiede nella vastità e popolarità dei suoi contenuti originali, con titoli come “Stranger Things”, “Squid Game”, “La casa di carta” o “Bridgerton”, che hanno rafforzato l’engagement degli spettatori. Sebbene il costo dei suoi piani premium sia più elevato rispetto a molti concorrenti, Netflix continua a dominare grazie alla sua capacità di offrire una libreria esclusiva e variegata, arricchita da produzioni originali e contenuti acquisiti in esclusiva.
Tuttavia, la concorrenza sui prezzi offerti dai servizi rivali rappresenta una sfida crescente, soprattutto nei mercati internazionali. Netflix, inizialmente noto per i suoi piani di abbonamento economici, ha aumentato gradualmente i prezzi dei suoi piani standard e premium, che ora costano rispettivamente 15,49 e 22,99 dollari US al mese. È stato anche introdotto un nuovo piano standard con pubblicità a 6,99 dollari US, che ha sostituito il vecchio piano base. Sebbene questi abbonamenti possano non sembrare eccessivi in termini assoluti, sorgono dubbi quando confrontati con quelli offerti da concorrenti come Amazon Prime Video, Disney+, Hulu, Max (ex HBO Max) e Apple TV+, che propongono servizi simili a prezzi significativamente inferiori. Questo ha generato una certa insoddisfazione tra gli abbonati, soprattutto al di fuori del Nord America, dove l’aumento dei prezzi è percepito come eccessivo.
Nonostante la crescente concorrenza, Netflix rimane un punto di riferimento nel settore grazie alla qualità e varietà della sua offerta di contenuti originali e alla capacità di innovare, come dimostrato dall'introduzione dell’abbonamento con pubblicità. Tuttavia, il rallentamento nella crescita degli abbonati in alcuni mercati e l’ascesa di Prime Video suggeriscono che la "guerra dello streaming" è tutt'altro che conclusa, con una competizione sempre più serrata per attirare un pubblico frammentato e sempre più esigente.
Sfide aperte per la società
Netflix si trova ad affrontare una serie di sfide significative nei prossimi anni. La pirateria dei contenuti rimane un problema serio, con stime che indicano che il 16% dei contenuti piratati a livello globale proviene dalla piattaforma. Questo fenomeno potrebbe costare all'azienda miliardi di dollari US in mancati ricavi, nonostante l'uso di tecnologie avanzate come il Digital Right Management (DRM). Un'altra sfida riguarda la condivisione delle password, che ha portato a perdite di entrate significative, stimate fino a 6 miliardi di dollari US all'anno. Sebbene la stretta adottata nel 2023 su questa pratica abbia avuto successo, con l'aggiunta di 9,3 milioni di abbonati nel primo trimestre del 2024, l'effetto a lungo termine sulla fidelizzazione dei clienti rimane incerto, poiché alcuni utenti potrebbero migrare verso piattaforme concorrenti.
Un'ulteriore sfida è rappresentata dalla saturazione del mercato nordamericano, dove la crescita degli abbonati si è arrestata. Questo rallentamento potrebbe essere attribuito a una concorrenza sempre più agguerrita e a cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. Inoltre, i crescenti costi operativi, legati alla continua produzione di nuovi contenuti, potrebbero rivelarsi insostenibili se il numero di abbonati non continuerà a crescere allo stesso ritmo. Per affrontare questi problemi, Netflix potrebbe dover ridurre il volume dei contenuti prodotti e concentrarsi maggiormente sulla qualità.
Allo stesso tempo la produzione di nuovi contenuti originali potrebbe rappresentare per Netflix un’opportunità per attirare nuovi utenti sulla piattaforma. In particolare, la società sta puntando ad espandere maggiormente il suo catalogo di contenuti locali per riuscire a far leva su pubblico internazionale. Un maggiore focus su contenuti che rispecchiano le culture e le preferenze regionali potrebbe infatti favorire una crescita più robusta nei mercati esteri, contribuendo a diversificare il suo portafoglio globale e ad acquisire maggiore indipendenza dal mercato nordamericano.
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