Sfide e progressi: prospettive del settore bancario europeo
Nelle ultime settimane il focus degli investitori è stato rivolto al settore bancario a fronte della pubblicazione degli utili del terzo trimestre del 2023.
Le trimestrali rese note dalle due grandi banche di piazza Affari, UniCredit e Mediobanca, hanno battuto le attese. Ma all’appello mancano ancora i numeri di Intesa Sanpaolo (3 novembre) e di altri istituti bancari come Banco Bpm e Mps, il 7 novembre, e Bper, l’8 novembre, per avere conferme di una risalita da tutto il comparto bancario.
In Europa, invece, la più grande banca dell'Eurozona, BNP Paribas, ha deluso le aspettative registrando un utile netto inferiore del 4% rispetto alle previsioni del mercato. Tuttavia, secondo l’analisi di Citi, Bnp Paribas ha registrato profitti complessivamente solidi e prevede solo lievi aggiustamenti alle stime del consenso. Con questi risultati, Citi sottolinea che la banca sta facendo progressi significativi verso il raggiungimento dell'obiettivo del 2023: un incremento di 1 miliardo di utili rispetto al 2022.
C’è anche da sottolineare che nel corso dell'ultimo mese, l'indice STOXX Banks ha subito una perdita di valore del 4%. Questo calo rappresenta un riflesso delle sfide che il settore bancario europeo sta affrontando in un contesto caratterizzato da politiche monetarie restrittive da parte della Banca Centrale Europea.
La pubblicazione delle trimestrali del comparto bancario evidenzia chiaramente che l'attuale politica monetaria non ha portato ad un vantaggio significativo per il settore. Sebbene si sia verificato un incremento della redditività netta derivante dagli interessi, tale aumento è stato ampiamente compensato dalla riduzione delle attività in altri settori, tra cui mutui e finanziamenti. Questa situazione assume una rilevanza ancora maggiore alla luce dell'attuale contesto di inflazione, la quale sta limitando la spesa dei consumatori e contribuendo al rallentamento dell'intera economia.
Tuttavia, nonostante questo contesto di incertezza, il comparto bancario risulta quello che ha performato meglio da inizio anno, registrando un aumento del 13,2%, contro il +9,85% dell’EURO STOXX 50, il +5,24% dell’EURO STOXX Auto & Parts, il +2,10% dell’EURO STOXX Telecommunications e il +0,99% dell’EURO STOXX Utilities.
Deutsche Bank: utile in crescita nel terzo trimestre
Non tutto è negativo però. Ci sono alcune note positive rappresentate dalla pubblicazione dell’utile del terzo trimestre per Deutsche Bank, che, sebbene gli utili siano calati dell’8%, segna il tredicesimo trimestre consecutivo in profitto.
L’utile netto rivolto agli azionisti è stato di 1,031 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,115 miliardi dell’anno precedente, ma migliore delle attese degli analisti, che prevedevano utili di 937 milioni di euro.
“Questi risultati dimostrano un forte e sostenuto slancio di crescita dell'attività, unito a una continua disciplina dei costi” ha dichiarato l’amministratore delegato Christian Sewing in un comunicato ufficiale. “Inoltre, abbiamo migliorato in modo sostanziale le nostre prospettive patrimoniali grazie agli ottimi risultati e alle misure mirate di efficienza del capitale. Questo ci permette di investire nella crescita del nostro modello di Global Hausbank, di migliorare ulteriormente i rendimenti e di aumentare e accelerare le distribuzioni ai nostri azionisti”.
La banca si è dimostrata leggermente più ottimista riguardo le prospettive sui ricavi da commissioni per il 2023, previsti a circa 29 miliardi di euro per compensare il previsto rallentamento dei ricavi da interessi, dato che la maggior parte delle banche centrali sembra vicina alla fine della serie di aumenti dei tassi che ha caratterizzato l’ultimo anno.
Da inizio anno Deutsche Bank ha registrato una performance complessiva in calo dell’1,13%, e sempre guardando ai dati Bloomberg, dei 26 esperti che seguono il titolo, 12 forniscono un giudizio “buy”, mentre 12 “hold” e 2 “sell”.
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