ASML e Mistral AI: l’Europa rilancia la sfida nei semiconduttori

ASML è molto più di un fornitore di macchine per semiconduttori: è il custode di una tecnologia senza rivali. Nessun’altra azienda al mondo è in grado di produrre i sistemi di litografia EUV (Extreme Ultraviolet), indispensabili per realizzare i chip più avanzati che alimentano smartphone, data center, auto elettriche e, soprattutto, l’intelligenza artificiale. Questa posizione la rende un monopolio tecnologico di fatto, un ruolo che le garantisce margini elevati e una domanda strutturalmente solida.

I numeri parlano chiaro: nel secondo trimestre del 2025 ASML ha registrato ricavi per 7,7 miliardi di euro, un margine lordo del 53,7% e utili netti per 2,3 miliardi. Si tratta di risultati che non solo confermano la solidità del modello di business, ma dimostrano la resilienza del gruppo in un settore spesso ciclico e volatile. Per avere un’idea della crescita, basti pensare che dieci anni fa il gruppo fatturava circa 6 miliardi di euro, con margini intorno al 25%. Oggi i ricavi annui superano i 27 miliardi, con redditività oltre il 50%. Anche la capitalizzazione di mercato ha seguito la stessa traiettoria: da meno di 40 miliardi di euro nel 2015 a oltre 350 miliardi attuali, trasformando ASML da leader di nicchia a uno dei campioni tecnologici più preziosi e strategici al mondo.

Il portafoglio ordini è altrettanto impressionante: oltre 35 miliardi di euro di backlog, trainato dalla corsa agli investimenti in chip avanzati e dalla domanda legata all’AI e al cloud computing. Per i clienti di ASML, giganti come TSMC, Samsung e Intel, i suoi macchinari non sono un’opzione, ma una condizione necessaria per restare competitivi nella corsa all’innovazione tecnologica.

In altre parole, ASML non è soltanto un fornitore: è un collo di bottiglia strategico per l’intera industria dei semiconduttori, e questa unicità è ciò che la rende uno dei titoli più osservati e discussi al mondo.

L’industria dei semiconduttori è diventata la nuova frontiera della competizione globale. Ogni innovazione digitale, dal cloud all’automotive elettrico, fino all’intelligenza artificiale generativa, dipende da chip sempre più piccoli, potenti ed efficienti. Ed è qui che ASML gioca un ruolo decisivo.

Da un lato c’è la domanda esplosiva di chip avanzati, alimentata da AI e data center. Nvidia, ad esempio, ha bisogno dei sistemi EUV di ASML per produrre i processori che dominano il mercato dell’intelligenza artificiale. Dall’altro lato ci sono i governi, sempre più decisi a riportare la produzione “a casa”: dagli Stati Uniti, che con il CHIPS Act hanno stanziato oltre 50 miliardi di dollari, fino all’Unione Europea, che con l’EU Chips Act punta a raddoppiare la quota europea di produzione entro il 2030.

La dimensione geopolitica è altrettanto cruciale. L’Olanda, sede di ASML, si trova al centro di pressioni da parte di Washington per limitare l’export verso la Cina di macchinari più avanzati. Un equilibrio delicato, perché Pechino rappresenta circa il 20% del fatturato di ASML: troppo importante per rinunciarvi, ma al tempo stesso sotto il costante scrutinio delle autorità occidentali.

In questo scenario, ASML non è solo un campione industriale: è diventata un asset strategico per l’Occidente, simbolo della volontà di mantenere la leadership tecnologica in un settore che definisce la competitività economica e la sicurezza nazionale.

Se ASML è già un pilastro insostituibile dei semiconduttori globali, la notizia di questa settimana apre un nuovo capitolo nella sua storia. Il gruppo olandese ha infatti annunciato l’acquisizione dell’11% di Mistral AI per 1,3 miliardi di euro, diventandone il principale azionista e assicurandosi un posto nel comitato strategico della startup.

Mistral AI non è una società qualsiasi: fondata a Parigi nel 2023, in pochi anni è diventata la startup europea di intelligenza artificiale più preziosa, con una valutazione di circa 11,7 miliardi di euro. Tra i suoi investitori figurano nomi di primo piano come Nvidia e il governo francese, a conferma di come il progetto sia considerato strategico non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche politico.

Per ASML, l’operazione rappresenta molto più di un investimento finanziario. È una mossa di posizionamento: entrare nel cuore dell’ecosistema AI europeo e legare la propria leadership nei chip avanzati allo sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale. Un connubio che consolida l’ambizione dell’Europa di giocare un ruolo da protagonista nella corsa globale all’AI, oggi dominata da Stati Uniti e Cina.

In questo senso, l’accordo con Mistral segna una svolta: ASML non è più soltanto il “fornitore dei chipmaker”, ma un attore che vuole contribuire in prima persona a plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale.

Per quanto ASML rappresenti un campione tecnologico senza rivali, anche un colosso di questo livello non è immune da rischi.

Il primo riguarda la ciclicità del settore dei semiconduttori. Storicamente, i periodi di forte domanda sono seguiti da fasi di raffreddamento, legate all’eccesso di capacità produttiva o al rallentamento degli investimenti da parte dei giganti tecnologici. Anche per ASML, che beneficia di un posizionamento unico, restano possibili oscillazioni nei volumi ordinati.

Un secondo elemento è il fattore geopolitico. Circa un quinto dei ricavi di ASML proviene dalla Cina, mercato al centro delle tensioni con Stati Uniti ed Europa. Le restrizioni sull’export di macchinari avanzati mettono l’azienda in una posizione delicata: da un lato è un fornitore essenziale per i player cinesi, dall’altro deve rispettare le linee guida occidentali che potrebbero limitare ulteriormente le sue vendite.

Va poi considerata la complessità della supply chain. Le macchine EUV di ASML contengono oltre 100.000 componenti e richiedono la collaborazione di una rete globale di fornitori altamente specializzati. Qualsiasi interruzione, anche minima, può generare ritardi o extracosti.

Infine, c’è il tema delle nuove strategie: l’ingresso in Mistral AI apre prospettive affascinanti, ma introduce anche rischi di esecuzione. Integrare un investimento in un settore nuovo come l’AI richiede visione, ma anche la capacità di gestire incertezze tecnologiche e di mercato. In sintesi, ASML resta un colosso solido, ma gli investitori devono considerare che il percorso di crescita, pur ricco di opportunità, non è privo di ostacoli.

Se i rischi non mancano, le prospettive di lungo periodo per ASML restano molto positive. La domanda globale di semiconduttori è destinata a crescere in modo strutturale, alimentata da megatrend come l’intelligenza artificiale, il cloud computing, l’automotive elettrico e l’Internet of Things. Ogni nuovo dispositivo, algoritmo o data center richiede chip più complessi e potenti, e al momento nessuno può produrli senza le macchine di ASML.

La sua posizione di monopolio tecnologico nelle litografie EUV è un vantaggio difficilmente replicabile. Si stima che occorrerebbero oltre dieci anni e investimenti da centinaia di miliardi per costruire un competitor credibile. Questo conferisce ad ASML un potere di pricing e una visibilità sui ricavi che pochi altri gruppi al mondo possono vantare.

Ma l’aspetto più interessante riguarda la capacità di evolvere insieme al mercato. L’ingresso in Mistral AI non è soltanto un’operazione finanziaria: è il segnale che ASML vuole essere protagonista anche nella definizione del futuro dell’AI in Europa. Integrare la leadership nei chip con il know-how sui modelli di intelligenza artificiale potrebbe aprire nuove strade di crescita e rafforzare il ruolo del continente in un settore dominato da Stati Uniti e Cina.

In questo scenario, ASML si conferma non solo un fornitore essenziale della catena globale dei semiconduttori, ma un pilastro strategico della trasformazione digitale mondiale. Un titolo che, pur con le dovute cautele, resta al centro dell’attenzione degli investitori di lungo periodo.