L’industria bellica tra innovazione e geopolitica: il ruolo strategico di Leonardo S.p.A.
Tra accelerazione tecnologica, leadership industriale e vulnerabilità geopolitiche, Leonardo si posiziona come attore chiave nell’evoluzione dell’industria della difesa, in un contesto globale segnato da riarmo strategico, tensioni internazionali e nuove sfide normative.
Leonardo: integrazione verticale e leadership industriale
In un settore dove la scala, la tecnologia e la capacità di anticipare i nuovi scenari operativi fanno la differenza, Leonardo si distingue per un modello industriale integrato che copre l’intera catena del valore: dalla ricerca alla produzione, fino al supporto post-vendita. Questa struttura le consente non solo di essere autonoma su asset critici, ma anche di adattarsi rapidamente alle richieste dei clienti governativi e ai programmi multinazionali.
Il gruppo opera su più fronti, dagli elicotteri militari all’elettronica per la difesa, dalla cybersecurity alle soluzioni spaziali, grazie a un portafoglio ampio e complementare che riflette la natura sempre più ibrida della difesa moderna. Con ricavi pari a 17,8 miliardi di euro nel 2024 e un portafoglio ordini di quasi 40 miliardi, Leonardo può contare su una visibilità di lungo periodo non comune in altri settori industriali. Oltre il 70% del fatturato è legato alla difesa, mentre più del 72% delle vendite avviene sui mercati esteri, segno di una forte proiezione internazionale.
L’integrazione verticale non è solo una scelta strategica, ma una leva competitiva: consente maggiore controllo sui costi, flessibilità nello sviluppo di soluzioni su misura e una gestione più efficiente delle complessità tecnologiche. A rafforzare il tutto, ci sono le partecipazioni in grandi consorzi europei (come Eurofighter, NHIndustries, MBDA) e il ruolo chiave all’interno dei programmi di difesa UE e NATO.
Dal punto di vista finanziario, Leonardo mostra segnali di consolidamento: l’EBITA 2024 ha superato i 2,1 miliardi di euro, con margini operativi in crescita e una generazione di cassa robusta, trainata in particolare dal segmento Elicotteri e dalla componente elettronica per la difesa. Il debito netto industriale è in calo, attestandosi intorno ai 4,7 miliardi, a conferma di un equilibrio finanziario più solido rispetto al passato.
Per l’investitore, Leonardo rappresenta un caso interessante: un gruppo con fondamentali in miglioramento, forte esposizione a trend globali difensivi e una capacità strutturale di innovare in un settore ad alto contenuto strategico.
Innovazione e tecnologie dual use: AI, droni e cyberdifesa
In un’industria della difesa sempre più guidata dalla tecnologia, Leonardo ha intrapreso un percorso di innovazione che punta a posizionarla come leader anche nel segmento delle cosiddette “tecnologie dual use”, soluzioni cioè applicabili sia in ambito militare sia civile. La crescente complessità dei contesti operativi, la digitalizzazione dei teatri di guerra e la necessità di interoperabilità tra forze armate e sistemi civili stanno riscrivendo le regole del settore, rendendo la superiorità tecnologica un vero e proprio moltiplicatore strategico.
Leonardo investe circa il 12% del proprio fatturato in R&D, una quota significativa rispetto alla media industriale europea. Al centro di questa strategia ci sono i Leonardo Labs, un ecosistema di ricerca distribuito su più sedi, focalizzato su ambiti di frontiera come l’intelligenza artificiale applicata alla difesa, l’autonomia dei droni, i sensori avanzati, le reti cognitive e la resilienza cyber. Il gruppo è inoltre parte attiva in programmi europei ad alta intensità tecnologica, come lo sviluppo del caccia di sesta generazione Tempest, e vanta partecipazioni in startup e centri di eccellenza nell’ambito dell’elettronica e dell’ICT militare.
La cyberdifesa rappresenta un asse strategico in forte crescita. Con la crescente digitalizzazione dei sistemi d’arma e delle infrastrutture critiche, Leonardo ha ampliato la propria offerta di servizi di protezione delle reti, gestione delle minacce informatiche e simulazione di scenari d’attacco. La divisione Cyber & Security, oggi sempre più centrale nell’architettura del gruppo, integra capacità hardware, software e analytics per offrire soluzioni end-to-end a clienti governativi e industriali.
Sul fronte operativo, l’evoluzione dei sistemi autonomi, dai droni di sorveglianza alle piattaforme unmanned navali e terrestri, apre nuove opportunità in termini di export e applicazioni duali. Le tecnologie sviluppate da Leonardo in questi ambiti mirano a garantire maggiore precisione, riduzione del rischio umano e capacità di reazione in tempo reale, elementi sempre più richiesti nei teatri operativi moderni.
In un settore dove l’innovazione è spesso legata a programmi di lungo periodo e partnership sovranazionali, la capacità di Leonardo di combinare visione tecnologica, flessibilità industriale e cooperazione strategica rappresenta un vantaggio competitivo tangibile. Per gli investitori, si traduce in una maggiore esposizione a trend strutturali destinati a ridisegnare la difesa europea e globale nei prossimi decenni.
Geopolitica e rischi esogeni: tensioni e vincoli strategici
L’industria della difesa è per sua natura esposta a un insieme complesso di rischi esogeni, dove fattori politici, diplomatici e regolatori incidono direttamente sulle strategie aziendali. Leonardo, come tutti i grandi player del settore, si confronta quotidianamente con queste dinamiche. Se da un lato l’aumento della spesa militare globale, stimata oltre i 2.400 miliardi di dollari nel 2024, apre nuove opportunità commerciali, dall’altro amplifica le vulnerabilità legate alla frammentazione geopolitica, alle restrizioni normative e alle pressioni reputazionali.
Le performance del gruppo sono fortemente influenzate dalle decisioni dei governi, sia in termini di investimenti nella difesa sia per quanto riguarda le autorizzazioni all’export. La solidità del portafoglio ordini garantisce visibilità nel medio termine, ma la sua sostenibilità dipende anche dalla continuità dei contratti pubblici e dalla stabilità delle relazioni internazionali. In questo contesto, la crescente attenzione agli standard ESG introduce una variabile ulteriore: nonostante la difesa venga sempre più riconosciuta come strumento di sicurezza collettiva, molti investitori istituzionali mantengono ancora un approccio selettivo o cauto nei confronti del comparto.
Leonardo opera inoltre in uno scenario internazionale particolarmente denso: la guerra in Ucraina, le crisi in Medio Oriente, il riassetto degli equilibri nel Pacifico e il rafforzamento delle alleanze militari stanno ridisegnando le priorità strategiche globali. Allo stesso tempo, la dipendenza da forniture critiche, come semiconduttori o materiali ad alto contenuto tecnologico, rende il settore vulnerabile a interruzioni logistiche, sanzioni o restrizioni all’esportazione di tecnologie sensibili.
In Europa, l’evoluzione normativa e la spinta all’integrazione industriale, sostenuta da iniziative come l’European Defence Fund e la strategia PESCO, rappresentano una leva importante per Leonardo, ma impongono anche requisiti crescenti in termini di trasparenza, tracciabilità e governance. In un contesto così interdipendente, la capacità del gruppo di gestire il rischio geopolitico, consolidare rapporti diplomatici stabili e anticipare i cambiamenti di scenario sarà determinante tanto quanto l’innovazione tecnologica.
Prospettive di crescita e scenari futuri
La congiuntura attuale offre a Leonardo uno scenario ricco di opportunità ma anche carico di incognite. Da un lato, il riarmo strategico in corso in Europa e il crescente impegno della NATO nella deterrenza avanzata stanno generando una domanda strutturale di sistemi militari più moderni, interoperabili e tecnologicamente sofisticati. Dall’altro, la corsa globale all’autonomia strategica, sia nel comparto industriale che in quello tecnologico, pone le aziende europee di difesa davanti alla sfida di consolidare competenze, supply chain e capacità produttive.
Leonardo, forte del suo know-how e di una presenza già radicata nei programmi multilaterali europei (EDF, PESCO, OCCAR), è ben posizionata per intercettare i flussi di investimento pubblico orientati alla sovranità tecnologica del continente. Il rafforzamento dell’asse euro-atlantico, insieme alla volontà di alcuni Paesi europei di sviluppare una maggiore autonomia difensiva, crea una finestra di crescita potenzialmente rilevante per i prossimi anni. A ciò si aggiunge l’espansione in mercati emergenti, in particolare in Medio Oriente, Asia e America Latina, dove Leonardo è già attiva con proposte ad alto valore tecnologico.
Tuttavia, restano alcune variabili critiche: il rischio regolamentare, la frammentazione delle politiche industriali a livello europeo, la pressione inflazionistica sui costi e l’evoluzione delle politiche ESG nei portafogli degli investitori istituzionali. In un contesto dove il settore difesa si sta ridefinendo in termini di percezione e priorità, la capacità di Leonardo di comunicare il proprio ruolo strategico in chiave di sicurezza collettiva, innovazione e responsabilità sarà centrale per consolidare il posizionamento anche sul piano finanziario.
I Certificati di Investimento e a leva su Leonardo
Rischi
Rischio Emittente:
Gli investitori sono esposti al rischio che l’Emittente (Vontobel Financial Products GmbH, Francoforte sul Meno) o il Garante (Vontobel Holding AG, Zurigo) non risultino in grado di adempiere ai propri obblighi in relazione al prodotto. È possibile una perdita totale del capitale investito. In quanto titoli di credito, i prodotti non sono soggetti ad alcuna protezione dei depositi.
Rischio di Mercato:
Gli investitori devono tenere presente che l’andamento dei prezzi delle azioni delle società sopra menzionate è influenzato da molti fattori imprenditoriali, ciclici ed economici, che dovrebbero essere presi in considerazione al fine di formarsi un’idonea opinione sul mercato. Il prezzo delle azioni potrebbe muoversi diversamente rispetto alla previsione degli investitori, portando a perdite di capitale. Inoltre, i rendimenti passati e le opinioni degli analisti non sono un indicatore per i rendimenti futuri.
Informazioni importanti:
Il presente documento non rappresenta né una consulenza d’investimento né una raccomandazione di investimento di tipo finanziario, contabile, legale o altro o di strategia d’investimento, ma una pubblicità. Le informazioni complete sugli strumenti finanziari, compresi i rischi, sono descritte nel rispettivo prospetto di base, unitamente ad eventuali supplementi, nonché nelle rispettive Condizioni Definitive. Il rispettivo prospetto di base e le Condizioni Definitive costituiscono gli unici documenti di vendita vincolanti per gli strumenti finanziari. Si raccomanda ai potenziali investitori di leggere attentamente tali documenti prima di effettuare qualsiasi decisione di investimento, al fine di comprendere appieno i rischi e i vantaggi potenziali derivanti dalla decisione di investire negli strumenti finanziari. Gli investitori possono scaricare questi documenti e il documento contenente le informazioni chiave (KID) dal sito internet dell’emittente, Vontobel Financial Products GmbH, Bockenheimer Landstrasse 24, 60323 Francoforte sul Meno, Germania, su “http:// prospectus.vontobel.com/”. Inoltre, il prospetto di base, gli eventuali supplementi al prospetto di base e le Condizioni Definitive sono disponibili gratuitamente presso l’emittente. L’approvazione del prospetto da parte dell’autorità di riferimento non deve essere considerata un parere favorevole sugli strumenti finanziari offerti o ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Gli strumenti finanziari sono prodotti non semplici e di difficile comprensione. Il presente documento contiene un’indicazione dei rendimenti passati degli strumenti finanziari. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Il presente documento e le informazioni in esso contenute possono essere distribuiti o pubblicati solo nei paesi in cui tale distribuzione o pubblicazione è consentita dalla legge applicabile. Come indicato nel relativo prospetto di base, la distribuzione degli strumenti finanziari menzionati in queste informazioni è soggetta a restrizioni in alcune giurisdizioni. Questo messaggio pubblicitario non può essere riprodotto o ridistribuito senza previa autorizzazione dell’editore. © 2025 Bank Vontobel Europe AG e/o le sue affiliate. Tutti i diritti riservati.
Rischio di Cambio:
Qualora il prodotto abbia come sottostante/i titoli non quotati in Euro, il valore del prodotto dipenderà anche dal tasso di cambio tra la valuta straniera e l’Euro nel caso in cui il prodotto non abbia una copertura (opzione quanto).