Quale potrebbe essere l’evoluzione delle ambizioni di acquisizione di UniCredit?
Da quando ha assunto l'incarico di CEO nell’aprile 2021, la strategia di Andrea Orcel, numero uno di UniCredit, è chiara: Orcerl intende espandere l’area d’influenza del gruppo attraverso acquisizioni, con l’obiettivo di costruire una grande banca europea con sede a Milano. In questo contesto, i risultati trimestrali più recenti — con il maggior utile della storia dell’istituto — hanno ulteriormente rafforzato la sua posizione. Come dimostra il caso della possibile acquisizione di Commerzbank, UniCredit è pronta ad agire anche nel contesto di un’OPA ostile, quindi contro la volontà della banca target.
UniCredit punta Commerzbank
Il processo di acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit ha raggiunto un nuovo livello di intensità. Dopo che l’Antitrust tedesco ha approvato l’aumento della partecipazione UniCredit fino al 29,99%, la banca milanese si avvicina ora alla soglia critica del 30%, oltre la quale, per legge, sarebbe obbligata a presentare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) ufficiale.
In questa situazione tesa, la CEO di Commerzbank, Bettina Orlopp, ha avviato una serie di misure strategiche volte ad aumentare l’attrattività dell’istituto sul mercato dei capitali, e quindi ad alzare il prezzo potenziale di vendita per UniCredit. Il fulcro di questa strategia difensiva è un massiccio piano di riduzione del personale, che prevede il taglio di 3.900 posti di lavoro entro il 2028. La maggior parte, circa 3.300 posizioni, verrà eliminata in Germania, soprattutto in funzioni centrali e aree di back-office nella sede di Francoforte.
Queste profonde misure di ristrutturazione hanno l’obiettivo esplicito di contrastare l’acquisizione percepita come ostile. UniCredit, però, rimane indifferente a tali manovre difensive e continua con decisione nel proprio piano di acquisizione.
I risultati trimestrali rafforzano la posizione di UniCredit nella battaglia per Commerzbank
Parallelamente al processo di acquisizione, UniCredit ha registrato il miglior utile trimestrale della propria storia, rafforzando significativamente la sua posizione e migliorando le possibilità di successo nell’operazione su Commerzbank.
Tuttavia, anche la banca tedesca può vantare risultati positivi nella sua strategia difensiva. Il gruppo quotato sul DAX ha infatti riportato di recente l’utile trimestrale più alto dal 2011, un risultato che si lega alle misure adottate per migliorare l’attrattività sul mercato e mantenere l’indipendenza.
I piani di acquisizione incontrano però resistenza non solo economica, ma anche politica in Germania. Il leader dell’SPD, Lars Klingbeil, ha criticato duramente la strategia di UniCredit, definendola un’operazione non amichevole.
Acquisizione del Banco BPM sospesa nonostante il via libera
Nonostante l’approvazione da parte del governo italiano a fine aprile, UniCredit ha sorprendentemente interrotto i piani di acquisizione del Banco BPM, concorrente più piccolo. La decisione è stata motivata da preoccupazioni sui crediti e sulla gestione della liquidità dell’istituto target. Ulteriori ostacoli sono emersi a causa delle attività in Russia di BPM, che contrastano con la strategia dichiarata di UniCredit di ridurre gradualmente la propria esposizione su quel mercato. Questo stop solleva interrogativi sulla strategia futura di espansione della banca milanese, soprattutto alla luce delle attuali manovre su Commerzbank.
Il CEO Andrea Orcel mantiene la rotta
Nonostante le recenti resistenze politiche ed economiche, Andrea Orcel resta determinato sull’operazione Commerzbank. A supportarlo vi è anche la sua precedente esperienza come responsabile dell’investment banking di UBS e fondatore di una boutique finanziaria. Resta dunque da vedere se la transazione andrà in porto o se Commerzbank, con la sua nuova strategia, riuscirà a bloccare l’acquisizione.
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