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Il settore bancario continua a brillare

Vontobel Markets
1 ago 2024 | 5 Minuti di lettura

A un anno dal crollo di Credit Suisse nel marzo 2023, i fondamentali delle banche europee sono migliorati e il settore bancario sta portando performance tra le più alte tra tutti i settori dell’Eurozona. Dopo quanto accaduto a marzo dello scorso anno le banche europee hanno registrato i risultati migliori degli ultimi dieci anni.

Il settore bancario continua a brillare

A un anno dal crollo di Credit Suisse nel marzo 2023, i fondamentali delle banche europee sono migliorati e il settore bancario sta portando performance tra le più alte tra tutti i settori dell’Eurozona. Dopo quanto accaduto a marzo dello scorso anno le banche europee hanno registrato i risultati tra i migliori degli ultimi dieci anni. L’aumento dei ricavi è stato principalmente dovuto al miglioramento dei margini a causa degli aumenti dei tassi che hanno caratterizzato gli scorsi anni. Il settore è passato da una situazione caratterizzata da bassa redditività e limitata distribuzione di capitale a una in cui le banche sono riuscite a registrare ritorni record, ampi coefficienti patrimoniali, e una significativa distribuzione attraverso programmi di dividendi e riacquisto di azioni proprie. Nella prima metà del 2024, il settore è rimasto solido e, sebbene ci aspetti una normalizzazione dei rendimenti, le banche europee potrebbero mantenersi solide e offrire opportunità promettenti agli investitori più attenti.

 

Trend delle banche italiane nel primo semestre 2024

Una delle ultime tendenze del settore bancario negli ultimi anni è stata quella di ridurre progressivamente il numero di filiali fisiche, la così detta “desertificazione bancaria” è un fenomeno che ha già visto chiudere definitivamente più di 5.000 sportelli (20% del totale) dal 2019 ad oggi e che sta continuando anche nel 2024. Nel primo semestre di quest’anno le banche italiane hanno chiuso 163 sportelli. Alla base di questo fenomeno c’è la volontà delle banche, negli ultimi anni, di effettuare una transizione verso l’ambiente digitale che sposti la maggior parte delle attività bancarie online e renda superfluo l‘utilizzo di filiali fisiche. Questa strategia risulta evidente soprattutto se si considera il numero crescente di collaborazioni e acquisizioni tra gruppi bancari tradizionali (come UniCredit e Intesa Sanpaolo) e start-up fintech, società che possiedono il know-how informatico necessario a spostare i servizi finanziari su piattaforme digitali. Con l’aumento dell’uso dei servizi bancari online e delle transazioni digitali, un numero crescente di persone preferisce gestire le proprie finanze tramite internet anziché recarsi fisicamente in una filiale bancaria, le banche possono così sfruttare la chiusura delle filiali fisiche per ridurre i costi operativi e spostarsi verso modelli di business più efficienti e dinamici.

Le trimestrali delle banche italiane

Intesa

Il primo semestre del 2024 Intesa Sanpaolo ha visto una solida crescita. La banca ha registrato utile netto di 4,77 miliardi, in crescita del 12,9% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. I proventi operativi del semestre sono aumentati a 13,59 miliardi dai 12,40 della prima metà del 2023 mentre sono saliti a 6,86 miliardi nel solo secondo trimestre rispetto ai 6,73 miliardi del secondo trimestre dello scorso anno. I costi sono stati ridotti leggermente a 5,207 miliardi rispetto ai 5,211 miliardi del 2023. Inoltre, sono stati maturati 3,3 miliardi di dividendi, oltre al programma di riacquisto di azioni proprie da 1,7 miliardi avviato a giugno. L’ammontare di crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, somma a 4,76 miliardi, in diminuzione del 4,5% rispetto dicembre 2023 e il rapporto crediti deteriorati al netto delle rettifiche su crediti complessivi è pari all'1,1%. Mentre l'esposizione verso la Russia è scesa allo 0,1% della clientela, in riduzione di circa l'86% rispetto al 2022. (Fonte: Investing.com)

Unicredit

Durante il primo semestre del 2024 UniCredit ha registrato ottimi risultati realizzando il 14° trimestre consecutivo di crescita degli utili. Il rapporto costi/ricavi di UniCredit è migliorato significativamente arrivando al 36,6% e la banca ha raggiunto una profittabilità del 13% sul patrimonio netto tangibile. La banca ha realizzato un aumento del 16% su base annua dell'utile ante imposte a 3,4 miliardi di euro per il semestre e del 14% per il dato trimestrale. Un punto chiave delle performance della banca sono i ricavi da commissioni, cresciuti del 6,6% su base semestrale e del 10% su base trimestrale. La redditività in Germania ha raggiunto livelli record attestandosi come la più alta dell’ultimo decennio, mentre la performance in Europa centrale è trainata da ricavi importanti e un solido controllo dei costi. La banca ha inoltre dichiarato che il capitale in eccesso sarà utilizzato per effettuare nuovi piani di distribuzione del capitale. Infine, con l'acquisizione del fornitore di tecnologia core banking basata su cloud Vodeno-Aion la banca si pone l’obiettivo di rafforzare le proprie competenze digitali ed espandersi in nuovi mercati europei. Nonostante i risultati positivi, UniCredit rimane però cauta, per quanto riguarda la strategia della banca in Russia dove la banca ha ancora cause legali in corso. (Fonte: Investing.com)

 

Le trimestrali delle banche europee

BNP Paribas

BNP Paribas, grazie agli ottimi risultati nella divisione CIB (Corporate and Institutional Banking) e alle buone performance registrate negli altri settori, ha realizzato forti risultati per il secondo trimestre di quest’anno, registrando una crescita rispetto al 2023. I ricavi della banca hanno visto un incremento di oltre il 2% consentendo all’utile di raggiungere i 3,4 miliardi di euro. Nonostante le divisioni Commercial and Personal Banking e Insurance and Asset Management abbiano ottenuto buoni risultati registrando una crescita dei ricavi, è la divisione CIB (Corporate and Institutional Banking) ad aver registrato i rendimenti maggiori con un aumento dei ricavi del 12,1% dovuto alla forte performance dei mercati globali. Durante questo semestre BNP Paribas si è concentrata sulla riallocazione del capitale dopo la vendita Bank of the West, indirizzando le proprie risorse sul servizio clienti e sull’implementazione di nuove piattaforme con lo scopo di conquistare nuove quote di mercato, cercando di mantenere però una gestione oculata dei costi. Per la fine del 2024 le previsioni della banca sono quelle di superare gli 11,2 miliardi di utile netto di dicembre 2023. (Fonti: Investing.com, Milanofinanza.it)

BBVA

La spagnola Bbva ha registrato un utile netto trimestrale in aumento del 38% su base annua, questo dovuto principalmente alle solide performance in Spagna, mercato in cui la banca punta ad espandersi tramite l’acquisizione della rivale Sabadell verso la quale BBVA ha effettuato un’offerta di acquisto di 12,28 miliardi. La banca, quarta per capitalizzazione nell’Eurozona ha realizzato un utile netto di 2,79 miliardi durante il secondo trimestre superando le cifre del 2023 che si attestavano a 2,03 miliardi, e battendo le stime degli analisti di 2,46 miliardi. Uno dei motori di questa crescita pronunciata ‘e rappresentato dall’incremento di prestiti concessi alla clientela, aumentati su base annua dell’11%, grazie all’acquisizione di 5,6 milioni di nuovi clienti, dei quali 3,75 milioni si sono avvicinati alla banca tramite i servizi online. Più della metà dell’utile netto è generato in Messico (52%) e circa un terzo in Spagna (32%) mentre gli altri paesi non presi singolarmente non costituiscono percentuali importanti. Come sottolineato dall’amministratore delegato Onur Genc i risultati ottenuti mettono BBVA in una posizione favorevole per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2024. (Fonti: Investing.com, Borse.it)

Santander

Santander ha registrato un aumento dell'utile netto del secondo del 20% rispetto all'anno precedente nel secondo trimestre, registrando in linea con le previsioni di mercato, un utile netto record di 3,21 miliardi di euro. Il successo del secondo istituto di credito per capitalizzazione della zona euro è dovuto principalmente alla solida performance della divisione retail e all'aumento di margini finanziari e ricavi in Europa e Brasile. Mentre la banca spagnola negli anni passati ha fatto affidamento sull'America Latina per compensare situazioni spinose sul fronte nazionale, negli ultimi anni le banche europee hanno performato meglio beneficiando degli elevati aumenti dei tassi di interesse più di quanto inizialmente previsto. Il principale contributo all’utile della banca arriva dall’attività retail che durante questo semestre ha subito un aumento di circa il 50% rispetto al secondo trimestre del 2023. Gli indici di redditività, crescita e creazione di valore sono stati impattati positivamente dalle performance di Santander con un RoTE che si attesta al 15,9%, un EPS (utile per azione) di 0,37 euro e un TNAV di 4,94 euro per azione. Dopo l’ottimo trimestre la banca ha dunque aggiornato i propri obiettivi per il 2024, con una aspettativa di crescita che si avvicina alla doppia cifra e un RoTE del 16%. (Fonti: Investing.com, LaStampa.it)

Come è possibile investire sul settore bancario?

Per gli investitori, Vontobel offre molteplici soluzioni sia con prodotti di investimento che a leva, a seconda dei diversi profili di rischio.

Per chi volesse partecipare ai profitti del settore senza doversi esporre linearmente ai prezzi delle banche, Vontobel mette a disposizione i suoi Cash Collect Certificate con Barriera legati all’andamento delle principali banche europee che permettono all’investitore di ricevere cedole periodiche al posto della performance delle stesse e, al contempo, di avere una protezione condizionata del capitale investito.

Per chi invece cerca un’esposizione più che lineare alle performance delle banche, potrebbero essere interessanti i Leva Fissa Certificate per gestire posizioni giornaliere.

 

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