DAX: Soffre i deboli segnali macro e sottoperforma gli altri indici

Dinamica legata principalmente alle incertezze sulla crescita del Paese. Gli indicatori PMI infatti hanno riacceso le preoccupazioni circa lo stato di salute tedesco, mostrando una produttività del settore manifatturiero in forte calo. Ulteriori preoccupazioni sono arrivate anche dal sondaggio GFK sulla fiducia dei consumatori in Germania che ha mostrato un deterioramento inaspettato ad aprile. Inoltre, in Area euro, le prime indicazioni sull’inflazione tedesca hanno evidenziato un rallentamento dei prezzi. Non hanno fatto bene inoltre le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, il quale vede per la zona euro un periodo di debolezza generalizzata. Ad aver pesato sull’indice tedesco YTD sono state le performance delle società del comparto automobilistico (in particolare BMW e Volkswagen), penalizzato appunto dal rallentamento economico, oltreché Siemens e Bayer. Quest’ultima ha subito la recente evoluzione del caso dell’erbicida Roundup commercializzato dalla controllata americana Monsanto e dai risultati 2018 con profitti in calo. Non stupisce dunque che il DAX tratti a circa 13 volte*, a sconto rispetto alla mediana storica degli ultimi 10 anni (circa 17 volte*). Un potenziale up side potrebbe invece arrivare dal fronte commerciale, dal quale potrebbero arrivare notizie incoraggianti. Secondo le ultime indiscrezioni, le parti sarebbero quasi pronte a presentare ai Presidenti i testi dell’accordo per mettere fine a quasi un anno di guerra commerciale.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

Da un punto di vista grafico il DAX evidenzia maggior debolezza rispetto agli altri indici europei. Il listino tedesco infatti ha infranto la trend line rialzista di breve periodo. Un elemento di cautela viene poi dal movimento delle ultime sedute. L’indice infatti dopo il break su citato ha ripreso la strada del rialzo ma con volumi e volatilità sospetti. Quanto detto trova conferma anche su RSI, dove l’oscillatore, dopo aver bucato la trend rialzista ha avviato una fase di pull back. Il test delle due trend line sia sui prezzi che sull’oscillatore sarà il momento chiave nel breve periodo. L’eventuale incapacità di tornare al di sopra dello stesso e degli 11.600 punti* potrebbe nuovamente aprire a spinte ribassiste. In particolare, il break al ribasso degli 11.300 punti* aprirebbe la strada verso gli 11.000 punti*. Al rialzo invece, sopra 11.600 punti*, resistenze a 11.800 e 12.000 punti*.