Un bel TACO per i mercati
È stata una settimana movimentata per i tribunali statunitensi. Se giovedì la Corte del Commercio americana ha detto che la Costituzione degli Stati Uniti conferisce al Congresso autorità esclusiva di regolamentare il commercio con altri Paesi, bloccando così i dazi annunciati da Donald Trump in occasione del Liberation Day di inizio aprile, venerdì sui mercati ha fatto capolino la Corte d’appello USA che ha sospeso la sentenza per valutare il ricorso presentato dal Governo.
In questo contesto non sono tuttavia mancate le indicazioni macro. Da un lato va evidenziato come l’inflazione di Eurolandia si conferma in convergenza verso il target del 2% della BCE. Dall’altro i dati macro USA hanno fornito indicazioni di rallentamento della prima economia globale. In questa direzione vanno tanto la lettura delle Jobless Claims quanto la spesa per i consumi. Un assist per le pressioni di Trump su Jerome Powell in tema di tassi di interesse, specie per un Presidente USA che vede avvicinarsi il rifinanziamento del debito USA di luglio e con un Donald Trump che con la sua TACO Economics vede la sua credibilità sempre meno marcata.
Appuntamenti Macro
Data | Appuntamenti in calendario |
Lunedì 02/06 |
La settimana inizia con i PMI manifatturieri in versione finale di Zona Euro, Gran Bretagna e Stati Uniti. Nel caso della prima economia sarà anche la volta dell’ISM e della spesa per costruzioni. In serata è previsto un intervento del n.1 della Fed, Jerome Powell. |
Martedì 03/06 |
L’Istat diffonde l’aggiornamento sul tasso di disoccupazione italiano mentre Eurostat pubblica i numeri preliminari sull’inflazione nel mese di maggio. Da Oltreoceano sono in arrivo i dati sulle offerte di lavoro e gli ordini alle imprese. |
Mercoledì 04/06 |
È il giorno dei PMI servizi in versione definitiva di Zona Euro, UK e Stati Uniti. Nel caso della prima economia attenzione anche all’ISM ed alla stima sulle nuove buste paga del settore privato. In agenda il meeting della Bank of Canada. La Fed diffonde il Beige Book. |
Giovedì 05/06 | Si riunisce il board della BCE. Nel caso di Eurolandia in calendario abbiamo i dati su vendite al dettaglio italiane e prezzi alla produzione della Zona Euro mentre dagli USA sono in arrivo i numeri su nuove richieste di sussidio e bilancia commerciale. |
Venerdì 06/06 | Focus sulla bilancia commerciale e sulla produzione industriale tedesca mentre nel corso della mattina attenzione al PIL ed alle vendite al dettaglio europee. Nel caso degli USA, l’appuntamento è con i dati sull’andamento del mercato del lavoro USA. |
BCE pronta ad un nuovo taglio
Nessuno in questo momento è in grado di prevedere quello che sarà l’assetto delle politiche commerciali nelle prossime settimane. All’instabilità che da sempre caratterizza lo stile negoziale di Donald Trump nelle ultime sedute si sono aggiunti anche gli interventi dei tribunali, che prima hanno stoppato le misure simbolo della guerra commerciale e poi le hanno fatte ripartire. In Europa, la BCE si trova a fronteggiare un simile contesto con due certezze: l’andamento dei prezzi sembrerebbe sotto controllo e la crescita delle economie non è particolarmente brillante. Se a questi fattori aggiungiamo la forza della moneta unica (negli ultimi tre mesi l’Euro/Dollaro è salito di oltre nove punti percentuali), è probabile che giovedì prossimo l’istituto guidato da Christine Lagarde metta in campo la settima riduzione dei tassi consecutiva tagliando il costo del denaro di Eurolandia di 25 punti base. Il clima di forte incertezza non dovrebbe portare a modifiche della comunicazione di politica monetaria. Per aiutare i policy makers di Francoforte nelle loro decisioni, martedì arriverà l’indice preliminare sull’andamento dell’inflazione europea mentre mercoledì sarà la volta dei PMI servizi in versione definitiva. Come ogni prima settimana del mese, quella che inizia oggi sarà anche caratterizzata dagli aggiornamenti sull’andamento del mercato del lavoro statunitense. Gli effetti negativi dell’instabilità in arrivo da Washington, stimano gli operatori, potrebbero iniziare a riflettersi sulla dinamica occupazionale.
Nvidia: un record tira l’altro
Altro trimestre record per NVIDIA. Mercoledì scorso la società dei chip USA ha pubblicato i tanto attesi dati dei primi tre mesi del 2025. Ultima delle Magnifiche Sette a comunicare i risultati, NVIDIA ha battuto le attese del mercato grazie a un giro d’affari in crescita del 69,2% sullo stesso periodo del 2024 a 44,06 miliardi di dollari. L’utile rettificato è stato di 96 centesimi per azione, superiore sia rispetto ai 61 centesimi di 12 mesi prima che ai 93 centesimi del consensus degli analisti. Tradotto in termini assoluti, nei primi tre mesi dell’anno NVIDIA ha ottenuto un utile netto di 18,78 miliardi di dollari, confermando livelli di marginalità davvero significativi. A 26 anni dalla sua IPO a Wall Street è peraltro interessante notare come la crescita degli ultimi esercizi di NVIDIA sia stata davvero vertiginosa: i 44,06 miliardi di dollari di giro d’affari dei primi tre mesi valgono quasi come la somma di tutti i ricavi Q1 riportati tra il 1999 e il 2023 e pari a circa 45 miliardi di dollari. Guardando al secondo trimestre dell’anno, NVIDIA ha fornito indicazioni leggermente inferiori alle precedenti: il giro d’affari dovrebbe attestarsi a 45 miliardi, con una forchetta compresa tra il + e - 2%. Il consensus era posto a 45,90 miliardi. In questo contesto, il tema Cina e guerra commerciale è cruciale per il futuro prossimo e per quello remoto. Nei primi tre mesi del 2025 l’azienda ha beneficiato del riassortimento dei magazzini in vista delle tariffe introdotte a inizio aprile da Donald Trump. Nel medio e lungo periodo tuttavia questo potrebbe rappresentare un forte freno. Il CEO di NVIDIA Jen-Hsun Huang ha infatti sottolineato come lo sviluppo di soluzioni di AI Made in China stiano raggiungendo quelle statunitensi e di come i dazi potrebbero porrebbero portare gli sviluppatori ad usare soluzioni diverse da quelle della casa statunitense.
I Certificati sull'AI e su NVIDIA
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